Archivio mensile:ottobre 2021

È possibile pubblicare gialli in Italia?

Se mi avessero rivolto questa domanda, da lettore, e da giovane, avrei risposto, convintamente, di sì. All’epoca, Mondadori aveva deciso di dimostrare, con le sue pubblicazioni tipicamente colorate di giallo, che si possono pubblicare gialli in Italia e venderli anche, tramite le edicole e le librerie. Stampa calcolata nella scala più povera, leggibile ma estremamente economica e venduta a un prezzo molto basso.

Il problema di Mondadori è storicamente,  semmai, la sovraproduzione di autori stranieri. Quindi, gialli pubblicati in Italia ma di autori stranieri. E infatti, gli autori italiani di letteratura gialla o del mistero, si contano sulle dita di una mano.

Il decesso di Camilleri ci ha privati di uno dei più noti. Persone come il sottoscritto, noti non diventeranno mai per il semplice fatto che la grande editoria neanche ci vede. Al di là della quota di raccomandati da massoneria o grande industria o perché nipoti di qualche alto prelato, di fondo incide parecchio la (falsa) constatazione che se non sei straniero, non puoi scrivere gialli.

Lo so che in mente avete il nome di un paio di colleghi che effettivamente scrivono e pubblicano gialli. Sono eccezioni che confermano la regola.

Per carità, però, non scambiate per letteratura gialla le produzioni attuali della RAI. Vi immaginate un esempio del genere rapportato alla realtà di quel che ci è arrivato, storicamente, dagli USA? Per pubblicare gialli, in Italia, dovremmo essere almeno alla portata qualitativa della miglior produzione oltreoceanica.

Qui, tipicamente,  il giallo si mischia con la commedia per renderlo più digeribile allo spettatore medio. Uno spettatore che secondo i produttori RAi ha dai 40 agli 80 anni e non tollera sapori troppo piccanti o decisi.

I tempi dell’ispettore Sheridan, che potevamo forse allineare alle produzioni di genere poliziesco, più che giallo, sono comunque lontanissimi. Gli altri, da Francis Durbridge, a Simenon a Rex Stout, sono sempre stati rigorosamente non italiani e sono i loro lavori che restano nella memoria dei telespettatori nostrani innamorati del giallo.

Non ne usciremo mai. Per pubblicare gialli in Italia, e inaugurare, finalmente una tradizione italiana di giallisti, devi lasciarli scrivere come sanno e come vogliono fare. Almeno quelli che riescono ad arrivare alla traduzione in immagini televisive dei loro libri. Come riuscirono a fare Casacci e Ciambricco.

Per circa trent’anni, io non ci sono riuscito e dubito di poterci mai riuscire. Attualmente sto cercando di trovare un editore che riesca, voglia e possa pubblicare seriamente gialli in Italia dato che ho ideato un paio di personaggi che sono nati proprio in funzione del giallo. Uno di questi è il giovave cartomante romano Mister Tau, protagonista di Senza Cuore, romanzo edito da 0111 Edizioni nel 2018 rimasto a invecchiare negli store on line. Nessuna presenza nelle librerie e ovviamente, nessuna riduzione cinematografica o televisiva.

Per curiosità dovreste leggere almeno quel romanzo per capire cosa avrebbe di meno, o di più, rispetto alla produzione corrente, sia letteraria che televisiva o cinematografica di maggior rilievo.

Spesso ci si convince che pubblicare e vendere gialli italiani nel nostro Paese non sia possibile per i piccoli e medi editori. Questo concetto è certamente verosimile ma resta il fatto che forse nessuno ha seriamente provato a contrastare lo stanco dominio della Mondadori sul settore. Un’assenza di concorrenza che resta un fatto unico anche nel panorama internazionale.

Si pensa che lo spettatore italiano non possa digerire il giallo puro e semplice. E allora, oggi, lo spettatore italiano si rivolge alle serie televisive su Netflix, che ovviamente sono basate su prodotti editoriali stranieri

Scrivo da oltre quarant’anni e penso proprio che se non riesco a trovare un editore seriamente interessato a pubblicare gialli italiani almeno in Italia, per molto tempo non ci riuscirà nessuno, con buona pace di tanti, stimabilissimi, colleghi che scrivono tuttora qualcosa di neanche troppo simile al giallo spacciato per giallo.

Ormai scemata paurosamente la qualità media delle pubblicazioni del settore, e in assenza di alternative, questa quota di mercato rimane non sfruttata, deserta, dimenticata. Nessuno, finora, è riuscito a capire come e perché sia possibile battere nella sana concorrenza la stanca produzione odierna della Mondadori.

Si dovrebbe partire proprio dal circuito dalle edicole, con particolare riferimento alle edicole ferroviarie per poi estendersi ai circuiti delle librerie. Libri di qualità, stampati in serie anche se con un supporto cartaceo adatto a contenere il prezzo nei tre euro, non di più, dato che tipicamente, il giallo, è rivolto a tasche di certo non capienti. Una moltitudine di lavoratori di entrambe i sessi, che possono spendere poco più di un cappuccino con cornetto per la cultura ma vogliono distrarsi con letteratura di qualità, personaggi simpatici e storie avvincenti. Non lascerebbero certe pubblicazioni nelle borse e borsette portate sui treni o sugli autobus ma proseguirebbero la lettura anche prima di dormire perché il giallo di qualità non lo puoi lasciare se non lo finisci di leggere.

La storia in sé non basta; dev’esserci una buona tensione narrativa e quindi un enigma da risolvere.

Il protagonista lo seguirai nel tempo se ti piace, o ti immedesimi in lui o sei seriamente interessato a conoscere quel che vivrà nella fantasia del suo creatore.

Da scrittore di gialli conosco bene quel che piace al lettore medio di questo genere eppure non trovo alcuna impresa editoriale in grado o con la voglia di tentare una scalata del tutto possibile ma invisibile per chiunque detenga, attualmente, un capitale sufficiente.

Attualmente, ho inviato a un editore italiano proprio un estratto relativo al romanzo che segue Senza Cuore, che era un giallo-horror, e invece questo secondo romanzo propone una vicenda giallo-fantastica, colorata di fantascienza. Dimostrazione che il personaggio di Mister Tau è versatile quanto basta per adattarlo a storie molto diverse tra loro.

Non sono abbastanza giovane da poter sfruttare un periodo temporale necessario a proseguire tale tentativo per più di pochi mesi. Se non riesco a interessare seriamente un editore nostrano, mi occuperò solamente di fantascienza negli anni che mi rimangono.
Il buon Mister Tau non potrà lamentarsi di scarsa attenzione da parte mia e rimarrà per sempre perso tra i suoi, adorati, Tarocchi a leggere il destino delle sue clienti in un Roma decadente e quasi scomparsa in tramonti troppo stranieri.

I RETTILI TRA NOI – Estratto

Mi svegliai, ancora di notte, agitatissimo e con la netta sensazione di aver veramente vissuto quell’incontro.

Controllai l’orologio, andai a verificare le imposte di casa, e cercai di rendermi conto se avevo vissuto del missing time, ma il tempo, il mio tempo, sembrava a posto.

Decisi che non ero stato addotto, tuttavia, quella stessa notte, un piccolo grumo di sangue rappreso dovetti espellere dalla narice sinistra, e avevo una strana escoriazione sulla caviglia destra. Non avevo altre tracce sul corpo.

Ad oggi, non so darmi un parere compiuto su quello strano sogno, così vivo, così realistico. Non ho più vissuto nulla del genere e non ho riportato nulla degli evidenti danni psico-fisici che molti addotti manifestano sia subito dopo il loro rapimento che nelle fasi successive peraltro connotate da funesti, ulteriori, contatti.

Non posso che ricordare con grande rispetto la figura di alieno somigliante a un centauro che vidi in sogno. La fiducia che emanava era tale da non destare dubbi sulla sua natura pacifica e sulle sue intenzioni. Fu per questi motivi, principalmente, che provai grande empatia per l’addotto di nome B. che proprio Carlo mi presentò nel periodo narrato ne La Terra invasa dai Rettili.

Un addotto felice dell’incontro fatto da bambino con gli uomini-Drago che erano via via diventati i suoi migliori amici e mentori. Esseri extraterrestri che erano con ogni probabilità appartenenti a quel popolo rettiliano che la gerarchia dominante dei Rettili combatte ferocemente.

Sì, esistono anche rettili buoni ed altri alieni pacifici.

Il nostro, piccolo, mondo è immerso in una realtà che non conosciamo minimamente, celata ad arte dalla censura organizzata da parte delle Elite terrestri, al soldo degli alieni che questo mondo e la nostra gente vogliono comunque dominare.

Questa certezza, per me assoluta come un vero dogma, appare a moltissimi altri una semplice favoletta come tante altre, dovuta alla credulità popolare.

Gente come me, come la maggior parte degli ufologi, dei parapsicologi per non parlare di medium e spiritisti, è letteralmente messa all’indice del mondo scientifico ufficiale.

Infine, proprio la gente comune è perfettamente addestrata e convinta a non prestare alcun credito alle rivelazioni e testimonianze di un mondo alternativo alla fredda logica della veglia diurna.

La gente accetta senza problemi che le rotte antartiche siano accuratamente controllate e impedite alla libera esplorazione perché così hanno deciso i potenti del mondo. Così come è supina a qualsiasi decisione del potere dominante su tutti gli aspetti della vita pubblica, sociale, giuridica e legale dei nostri tempi.

Quale esempio migliore della dittatura mondiale applicata al fine di limitare una pandemia dovuta al contagio virale?

Forse il virus diventerà endemico, ci abitueremo a convivere con questo tipo di contagio più o meno come la peggiore delle influenze. Vedrete, tuttavia, che limitazioni, controlli e pass più o meno vaccinali resteranno all’interno di leggi e regolamenti locali, così come la fidelizzazione popolare a dipendere dall’inevitabile vaccinazione di massa se e quando il potere costituito lo deciderà.

Socialmente, la tagliola di un’identità digitale si accompagnerà a un’identità sanitaria, limitando la vita di tutti noi e costruendo un futuro certamente artificiale per chiunque si troverà nella condizione di dover soggiacere e accettare tali misure.

Quel che deve sorprendere non è il progetto delle Elite, perfettamente annunciato nelle riunioni planetarie ricorrenti, bensì la quieta accettazione di milioni e milioni di persone, convinte che il bello, il sano e il giusto provengano dai tiranni che ci costringono in catene da sempre.

Un successo straordinario di quanti dominano il mondo, pronto da offrire ai loro padroni alieni, che siano Rettiliani o Elohim.

Questo è il periodo spazio-temporale che stiamo vivendo, in uno dei tanti quadranti previsti dalla Matrice, certamente favorita da questa situazione di perfetta schiavitù morale, fisica e spirituale delle genti.

L’importante è sempre rendere l’individuo maggiormente bisognoso e disponibile nei confronti di chi possa elargire pane e vaccino. Lo scientismo è ormai il nuovo idolo che ha letteralmente soppiantato la vecchia e stanca religione di massa.

Non più fedeli, ma eruditi e formati nelle università che elargiscono la salvezza del corpo attraverso le torri d’avorio degli scienziati alla moda.

Il tutto visto come esigenza legata a un Paese privato della possibilità di battere moneta che sta attendendo con la bava alla bocca l’elemosina salvifica degli aiuti comunitari.

Una vittima totalmente dipendente dal suo carnefice. Il sogno di ogni tiranno.

In quel periodo, credevo che il tiranno più in alto nella gerarchia dei potenti non fosse di questo mondo, ma il senso del problema non cambiava affatto riguardo ai tiranni che la storia ci raccontava avessero tenuto sotto il tacco interi popoli.

Noi dobbiamo infatti credere ai nostri despoti, che siano preti, imperatori, presidenti o comitati scientifici

Quella notte, ragionando su questi argomenti, mi sentii del tutto solo, impotente e privo di ogni possibilità di salvezza.

Sentivo il rumore ritmico del respiro di mia moglie che mi dormiva accanto. Una persona che, prima tra tutti, si stava scontrando con una realtà che non poteva capire.

Fa sorridere la solitudine di uno scrittore, peraltro di nessun successo che per esprimersi sia costretto a pubblicare tramite una delle tante multinazionali che compongono l’universo del vero potere mondiale.

Migliaia di lettori avevano potuto leggere i miei romanzi grazie a una di queste multinazionali. Ormai, qualunque libertario, o presunto tale, non poteva che cercare di esprimersi mediante uno dei canali che la moderna tecnologia comunicativa ci permetteva di usare, amministrati a piacimento dai solidi e soliti gruppi di potere.

Anche come scrittore ero e sono nelle loro mani. Voi potrete leggere queste pagine fintanto che loro stessi lo permetteranno. Altri, per esempio gli editori classici, questa facoltà non vogliono esercitarla. Una normale selezione tra mille autori, chi potrebbe mai mettere in discussione le loro scelte?

Certo, siamo nelle loro mani, sempre di più, e tra poco ci renderemo conto di aver perso davvero tutto dell’antica libertà, se mai una libertà c’è stata.

È stato facilissimo chiudere la gente in casa per vari mesi, costringendo le masse a seguire gli orari imposti da commercianti e strutture pubbliche e private.

La sensibilità e la cultura comune, conserva solo la possibilità di esprimersi tramite canali completamente nelle mani di proprietà straniere, almeno per quanto attiene a noi Italiani. Canali facilissimi da spegnere.

Non siamo solo in guerra. La guerra è già persa.

i rettili tra noi

Estratto dal romanzo I RETTILI TRA NOI – 446 pagine, euro 0.99 solo su Amazon.

La libertà è solo un’idea

Quel che ho potuto raccontare nei miei ultimi romanzi (LA TERRA INVASA DAI RETTILI e I RETTILI TRA NOI) ha comunque una morale. Di gente che partecipa alla contro-informazione (piccolo inciso: ci dovrebbe solo essere l’informazione ma ovviamente un popolo addormentato deve pure avere chi gli canta la ninna nanna) ne abbiamo più di qualcuno. Eppure le proteste restano soffuse, circoscritte,  e come diveva ieri Puzzer, ci dovrebbero essere mille piazze e non solo Trieste.

Oltre alle manifestazioni, ci dev’essere la coscienza di quel che sta accadendo. Generazioni abituate alla pace non riescono a percepire chi gli sta facendo la guerra, una guerra durissima e totale. Mi chiedo come sia possibile che bastino i telegiornali di regime per addormentare le coscienze di milioni e milioni di persone solo in Europa.

Molto probabilmente, alcune sostanze e alcune emissioni elettromagnetiche servono allo scopo: anestesizzare i pazienti prima delle amputazioni necessarie ai macellai e non certo ai sofferenti.

Avendo nelle mani i principali canali di comunicazione di massa, questi tiranni, molto lucidi e preparati nello svolgere il loro ruolo, si muovono con celere spietatezza. Nno hanno esitato a far scansae un pontefice per installarne un altro, a comando, senza nemmeno troppo clamore tra i fedeli e anche in quel caso con la scusa della salute.

Devo tristemente notare anche che non ci vuole un genio per comprendere che siamo passati dalla finta cura di un problema sanitario globale all’applicazione di metodi dittatoriali nei laboratori  Italia e Francia, con l’aggiunta, per quel che si riesce a capire, dell’Australia.

Mentre accade quel che sapete con il Green Pass (mai nome fu più sbagliato) devo rendervi noto quel che non vedete o non sapete perché si stanno allestendo anche campi di contenimento in stile FEMA.

Qualche film ispirato ai disastri climatici e sanitari di marca americana ha spesso mostrato questi campi che si stanno magicamente duplicando in ogni parte del mondo.

Secondo quel che si sa, dovrebbero servire a ospitare (termine abbondantemente edulcorato) i renitenti al vaccino e i malati veri, tutti insieme amorevolmente.

Dato che molti hanno identificato l’istituzione del Green Pass con le tristemente note stelle di Davide appuntate alle giacche degli ebrei durante i drammatici giorni delle leggi razziali, alle quali si aggiunsero appunto i lager, ecco che i campi stile FEMA potrebbero ricordarceli molto da vicino.

La cricca al potere in Italia queste cose le conosce benissimo, e sta anche efficacemente eliminando le poche voci che dissentono in Parlamento dato che senza il marchio verde non entrano neppure deputati e senatori.

Abbiamo constatato più volte che questo regime vede consapevoli e quasi unanimemente proni anche moltissimi magistrati. Senza neppure lo spettro di una guerra in armi, si sta formando una durissima e concretissima dittatura nella nostra società.

La mancanza di consapevolezza di molte persone fa il pari con la lucida determinazione di molte altre perché i servi di questo regime esistono nella misura di qualche milione. Accade ed è avvenuto in tutte le dittature, quel poco che sappiamo o ricordiamo della Storia ce lo può confermare.

Chi scrive questo blog può vedere avvicinarsi la vecchiaia oltre alla dittatura. Devo dire che morire non mi spaventa minimamente, dato che so benissimo quale vita vivo già negli altri reami della consapevolezza, ma non è possibile contemplare l’idea di un regime di questo tipo sulla Terra, ovvero sul piano materiale che possiamo vedere.

Scrivo ancora questo blog per l’ultima volta in dittatura. Non intendo fare la cronaca di un disastro sociale che si allarga come un tumore vivo nel corpo del mondo.  In quanto scrittore, ho già svolto la mia funzione.

Noi non abbiamo più bisogno di altra informazione ma di consapevolezza. Ora che abbiamo memoria di quel che potevamo fare senza una patente statale e quel che non possiamo più fare senza la stessa patente, siamo sull’orlo di un baratro senza ritorno. Sapete già e se non lo sapete coscientemente lo sentite nella vostra interiorità: questi mostri puntano a decimare la popolazione.

Vi ricordate quando, durante i primi giorni della pandemia, ci dicevano che eravamo in guerra? Ebbene, la guerra contro il popolo sta continuando.

Uno scrittore deve poter scrivere e magari pubblicare. Esaurita la prima fase mi rendo conto che questo blog è solo una minuscola bottiglia affidata alle onde dell’oceano di Internet, in realtà un oceano estremamente inquinato e malsano, controllato dalle navi da guerra nemiche.

Questo blog è quasi invisibile eppure naviga nello stesso mare in mano ai nemici.

Cari lettori, ci risentiremo se e quando ne usciremo fuori. Tutto quel che potevo dirvi, l’ho scritto nei miei romanzi. Discuteremo di nuovo di letteratura e di libertà se e quando sarà possibile.

Non ho alcuna fiducia nelle nostre forze, ma devo sperare e voglio sperare nel ritorno degli antichi dei ovvero di chi stabilì la colonia terrestre poi caduta in mano ai Rettiliani.

Gli Elohim sono gli unici a poterli snidare e quindi annullare i loro criminali progetti riuniti nell’Agenda Rettiliana. Se ciò non dovesse accadere, ricordate che quando li percepirete per come sono, saremo già arrivati alla fase finale.

Dovrete solo nascondervi, allora, e ricordare quando parlavamo tutti insieme di libertà.

 

Le Elite che divoreranno il nostro mondo

Nella storia, almeno la più recente che quindi possiamo ricordare, abbiamo visto più volte disastrare territori e nazioni sotto il peso di due o più fazioni che si affrontavano in armi. 

Sta accadendo ancora una volta e stiamo assistendo, molti senza nemmeno accorgersene compiutamente, all’ennesimo scontro epocale.

Le fazioni delle Elite in campo hanno diversi generali che ordinano le truppe: da una parte, la Cina, i Gesuiti con l’attuale capo politico del Vaticano, i Dem americani, la Corona inglese e la Unione Europea. Gli si oppongono, come possono, dato che sono numericamente inferiori, Trump e gli stati americani contrari a Washington, come il Texas,  le gerarchie ecclesiastiche riunite intorno a Monsignor Viganò, Putin e pochi altri.

Stanno combattendo apparentemente per la supremazia su come condurre la nave-Terra nei prossimi anni. 

Come ho ampiamente scritto nei miei romanzi, la prima fazione è comandata a bacchetta da alieni rettiliani che vogliono sferrare l’attacco conclusivo all’Umanità che consiste, per ora, e fino al 2030, nell’obiettivo di decimare la popolazione attuale.   

Piccolo inciso: sono abituati a mentirci su tutto. E quando scrivo: tutto, intendo su ogni argomento possibile che possa venirvi in mente. Da tempo, sapevano che chiunque conosca un’informazione di carattere vitale, e la tiene per sé, possiede un potere definito e durevole. Hanno fondato il loro potere anche sull’ignoranza delle genti. Questa fazione in particolare ora sta accellerando per conquistare il favore dei padroni alieni. Ridurre l’Umanità significa consentire il controllo dei superstiti completo e definitivo.

Per ottenere ciò hanno pensato di abituare all’inoculazione ciclica con quelli che chiamano vaccini la gente, generalmente sostanze di cui nessuno conosce la composizione esatta, per abituare quindi ad assorbire qualunque cosa gli si possa iniettare le popolazioni. Oggi esiste anche la possibilità d’ inserire nel circuito sanguigno veri e propri microchip che si auto-assembleranno all’interno del corpo per funzionare a dovere. 

Quando le persone continueranno a morire, come è accaduto durante la pandemia del Covid anche per gli effetti di cure sbagliate e nocive, s’inventeranno un altro virus. Molto probabilmente il prossimo comporterà emorragie e trombosi, guarda caso.

Visto che questi signori si sono posti come obiettivo la decimazione dell’Umanità, hanno in serbo qualche altra sorpresa. 

In passato, provocare migliaia di decessi in pochi minuti era affidato a guerre di territorio e persino all’uso massiccio di bombardamenti e artiglieria come visto durante la Seconda Guerra. Lo scontro nucleare è stato abbandonato in quanto avvelena il territorio che ai despoti interessa almeno quanto il controllo della popolazione superstite. 

Detto questo, mi rendo conto che esiste la difficoltà di far comprendere a chi legge queste note, che i tiranni di cui parlo non hanno un ragionamento di tipo logico-deduttivo come la maggior parte di noi è abituata a considerare.  Quel che sfugge alla contro-informazione è appunto che oltre a ideare i veri complotti, questi signori devono presentare un resoconto in positivo ai loro padroni alieni.

E questi ultimi ragionano da alieni,  non come esseri umani. 

Noi conosciamo l’Agenda Rettiliana e possiamo riflettere su questa, ma l’insieme dei loro piani lo conoscono solo loro. A noi è concesso venire a conoscenza dei piani più prossimi delle Elite, come la cosiddetta Agenda 2030.

La fretta che contraddistingue certe operazioni elitarie dipende anche da un’esigenza strutturale della nostra realtà che dovremmo imparare a considerare come relativa al funzionamento di una macchina o anche di un programma informatico.

La Matrice è in attesa del Grande Reset, e spiego cosa comporta tutto questo nei miei romanzi. Ci vogliono intere pagine per esporre quel che ora dovrei raccontarvi in poche righe.

Man mano che si svolgono gli avvenimenti che stiamo vivendo, mi rendo conto che gli addotti mi hanno effettivamente raccontato la verità su ogni argomento che descrivo in questo post. 

Potete leggere al costo di un caffè al bar questo romanzo che riunisce i loro racconti. Non è più questione di credere: ormai la realtà dimostra i progetti assassini delle Elite con grande chiarezza. Sfugge ancora però la ragione di questi efferati tentativi di manovrare l’Umanità come un robottino ubbidiente. Se la chiamate fantascienza, dovrebbero insegnarla nelle scuole

i rettili tra noi

Gli addotti possono insegnarci qualcosa?

Vi racconto spesso le mie esperienze con addotti perché credo che in tutto quel che dicono vi sia una buona percentuale di ragione.

La loro conoscenza deriva dal fatto che la verità su quel che siamo e sulla vita che conosciamo è disponibile a un livello di consapevolezza superiore al nostro.

Triste doverlo ammettere ma il livello di coscienza e quindi di consapevolezza della gente comune è vicino allo zero. Questo fatto deriva dall’esigenza dei costruttori della nostra realtà, specie quella fisica, di mentirci su tutto e per creare dei veri ignoranti è necessario obnubilare la loro capacità di auto-consapevolezza.

Lo scopo universale di questa ignoranza di base è relativo all’esigenza dei costruttori della nostra realtà di renderci mansueti. E allora la nostra esistenza quotidiana diviene un alternarsi di bisogni e di interrogativi perenne, una scomnoda condizione di base che dura per tutta quella che chiamiamo vita.

La psiche degli addotti, invece, risente delle manipolazioni degli esseri alieni che li rapiscono e che, in qualche modo a me sconosciuto, provocano forse involontariamente un aumento esponenziale della loro consapevolezza. Questa però talvolta sfocia in una fortissima depressione unita al terrore di essere rapiti nuovamente.

Infatti, la sfera psichica dei senzienti è indipendente da quella mentale e ovviamente fisica. La consapevolezza risiede nella mente, non nella psiche come erroneamente molti credono, confondendo la sfera psichica con il concetto di Anima. Quest’ultima è assolutamente estranea a noi o meglio a chi la ospita in sé.

Anima è infatti qualità divina, che nulla ha a che fare con i corpi ai quali si lega. Durante le ipnosi, e talvolta nei sogni, Anima si rivolge a chi la interroga come rispondendo tramite le voci di un coro. Ricorderete che anche i demoni con i quali conversava il Cristo rispondevano nello stesso modo.

Dato che il nostro è un universo duale, è possibile che i secondi siano il riflesso al negativo della prima. Dovremmo, a questo proposito, ricordare che il mondo che percepiamo, qui e nell’Aldilà, sia a livello di eterico che astrale è formato da vari piani contrassegnati  da energia sempre crescente.

I nostri corpi, sia il fisico che l’eterico e l’astrale, sono una sorta di aggregazione cellulare provocata dalla consapevolezza che agisce sull’energia creando una finta unità senziente. Finta in quanto i vari corpi esistenti nei diversi piani sono  contemporaneamnete viventi ma noi possiamo percepire solo quelli corrispondenti alla quantità di energia di cui disponiamo.

Chi legge i miei romanzi sa già che è Anima a permettere al Demiurgo di creare la cosiddetta Creazione, quindi tutta la vita in essa e da essa contenuta.

Il Demiurgo ha utilizzato Anima per provocare l’esplosione della consapevolezza e quindi della vita come la pensiamo noi. Insomma, la Gnosi aveva ragione, un po’ come gli addotti, su molti argomenti di tipo metafisico e ultrafisico e spiega benissimo molti degli interrogativi a cui non riusciamo a dare risposta anche nel mondo moderno che si presume permeato di sapienza che invece latita ovunque.

Non posso che esortarvi a leggere i miei romanzi per altre spiegazioni. È lì che inserisco le vere nozioni fornite dagli addotti e che in questo blog posso solo riassumere per sommi capi.

Qualcuno continua a scrivermi per chiedere come mai non trova i miei romanzi in libreria. La spiegazione è semplice: ai grandi editori, pubblicare le mie opere non interessa. Fanno quel che indica il loro padrone, tutto qui.

Eppure, tutto questo rappresenta per voi l’occasione di poterli acquistare a un costo risibile, appena 99 centesimi dato che questa modalità non cartacea la offre Internet e più specificatamente Amazon. 

Per me, il vostro acquisto non rappresenta alcun guadagno nella pratica. Non ho alternative: dovrei tenere per me tutto quel che ho scoperto e conosciuto durante gli ultimi quattro anni? Del resto, so benissimo che quanto vediamo, altro non è che un palcoscenico mentre va in scena la commedia del giorno. Non so se comprendere questo possa costituire una consolazione o meno. Le commedie, alla lunga, stancano.

Il grande problema delle copie biologiche umane

Secondo la nostra scienza, si ottiene tramite clonazione la copia fisica di un essere vivente. Ricordate la pecora Dolly? Ebbene, se pensiamo che le nostre conoscenze arrivano a tanto, potete immaginare cosa e quanto possono fare alieni conosciuti al tempo di Enoch o dei nativi africani raccontati da Credo Muttwa.

Tutte le grandi civiltà, europee, africane e asiatiche raccontano della discesa di questi dei dal cielo. Taluni combattendoli, altri prostrandosi per adorarli e servirli. E se noi possiamo arrivare a tanto con la pecora Dolly, perché mai loro non potrebbero fare la stessa cosa con gli esseri umani, che, tra l’altro, hanno ibridato più volte fino a creare l’Homo Sapiens?

Quel che racconta la Genesi biblica va preso sul serio, così come quel che descrivono i testi sacri di mille popoli terrestri. Ebbene, questi signori provenienti da Altrove, non certo dei, sono ancora qui e ci dannano l’anima

Non so se sia vero che non esiste un alieno buono, ma di sicuro gli addotti ci parlano di esseri spietati che compiono esperimenti, analisi diagnostiche e interventi invasivi al massimo, incluse le fecondazioni di femmine ,al fine di creare ibridi.

Inutile girarci intorno: siamo una generazione di persone letteralmente create da altri; e questi altri pensano di avere tutto il diritto di fare di noi quel che vogliono. È il caso di sdoganare definitivamente questo argomento sottraendolo alle pretese di superstizione o di complottismo che molti circoli dediti alla censura organizzata impongono tramite una visione culturale questa sì e veramente pensata per diventare complottista.

Infatti è il potere costituito che ha tutto l’interesse di creare e diffondere complotti e non certo la contro-informazione culturale e scientifica!.

Invece, scienza, tecnica e religione ci parlano di altro, in modo ossessivo, mentendo praticamente su tutto. Questo castello di bugie serve a nascondere sotto tonnellate di menzogne la verità, l’unica verità che importi veramente: chi ci opprime e per quali motivi.

Il vecchio detto: l’unica scusa del diavolo è che non esiste, dovremmo ripetercelo ogni giorno come un mantra.

Il primo motivo riguardo la creazione di un velo che nasconde verità sulla nsotra vera origine e la presenza attualissima dei nostri creatori e anche veri e propri despoti, è che chiunque crea una specie nuova è soltanto per i suoi interessi. Interessi alimentari, interessi sessuali, interessi mercantili.

Tutto questo si legge proprio nei testi sacri, basta appunto leggere documento come la Genesi biblica. Fatelo prima o dopo aver letto questo articolo o non saprete mai distinguere tra scienza e fantascienza.

Nei miei romanzi racconto la versione degli addotti riguardo la presenza di ibridi e copie biologiche tra noi e per quali motivi questi esseri convivono con noi.

Gl ialieni utilizzano tre protocolli per disciplinare la presenza di ibridi e copie biologiche tra noi: il primo lo svolgono quando si tratta di lasciar circolare liberamente tali copie tra gli umani e questa loro usanza ci permette di riconoscere, tra gli altri, persone che sembraqno nostri gemelli. Accadde anche a Goethe su un ponte.  Pensò d’incontrare sé stesso che gli si avvicinava dall’altra parte del ponte e prese tutto questo per un’esperienza di tipo metafisico.

Secondo protocollo si applica nel caso di copie adatte a sostituire persone note e importanti: politici, sindacalisti, artisti, mecenati, religiosi, scienziati, capi di governo e dignitari. Quando la sostituzione non diviene possibile, allora queste personalità, semplicemente, si eliminano. In questo modo si comprende la vera natura della cosiddetta maledizione delle giovani rockstar (al contrario, in molti casi, i fans non riconoscono più i loro beniamini dopo un lasso di tempo nel quale gli stessi spariscono dalla circolazione, e che invece corrisponde al tempo necessario alla sotituzione della copia rispetto l’originale che viene soppresso) oppure la morte di ben quattro capi di stato africani contrari alla vaccinazione di massa recentemente avvenuta. Come pure si comprende come mai siano stati trucidati e non sostituiti, Aldo Moro e Olof Palme e tanti altri prima e dopo  di loro. Molti capi di stato, politic e dignitari conoscono benissimo la realtà della presenza aliena sulla Terra e di certi loschi traffici e quindi pensano di prendere determinate contromisure riguardo il pericolo di un’eventuale clonazione.

Il terzo protocollo, gli addotti lo descrivono quando è necessario ricavare copie biologiche da persone dotate di Anima. Questa facoltà divina assicura l’immortalità al contenitore umano che la ospita. Parlo di una, per quanto rara, immortalità fisica; più spesso, di un’immortalità di tipo spirituale. A questo proposito, e in questo post, mi limiterò a dire che in tale caso la persona che muore conserva la propria identità e memoria anche nella vita che si svolgerà nel piano eterico e astrale. Gli altri, ovvero i non dotati di Anima, questa memoria la perdono. Se avete la curiosità di comprendere cosa accade comunque dopo la morte fisica come puredopo la morte che avviene nei piani successivi, non avete che da leggere i miei romanzi. Una trattazione del genere occuperebbe troppo spazio in un blog.

Per vostra fortuna, tali libri hanno il costo di un caffè al bar e potete scaricarli anche subito da Amazon a questi link che trovate sulle copertine.

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La grande editoria mi  ha sempre emarginato e potete facilmente spiegarvi il motivo dato che i Rettiliani detengono ogni grande proprietà editoriale come nel mondo delle comunicazioni, direttamente o tramite i loro servi umani.

i rettili tra noi

Sempre che vogliate sapere quel che vi riguarda o piuttosto continuare a sognare e quindi a credere al potere costituito che, per definizione, è re di menzogna.

I RETTILI TRA NOI – Estratto

Pubblico volentieri un altro estratto del mio romanzo I RETTILI TRA NOI. 

Il mondo era stretto tra l’incudine di un’epidemia virale e la falsa soluzione di un martello vaccinale che stava comunque producendo morti e feriti considerati solo alla stregua delle solite vittime sacrificabili, numeri accettabili per i benpensanti, che gli strateghi calcolano sempre prima di iniziare i conflitti armati.

Stavolta, forse il progetto era invece proprio quello di decimare direttamente la povera Umanità, in un modo o nell’altro.

Non potendo battere il nemico storico Elohim arroccato nei suoi rifugi e protetto dai pretoriani terrestri, forse i Rettiliani avevano convinto le Elite a loro fedeli nel falcidiare la popolazione umana anche con lo scopo di stanarli.

Alcune, alte, gerarchie ecclesiastiche negli ultimi mesi avevano lanciato un allarme ben chiaro, fino a parlare del ventilato progetto elitario dei discepoli del Grande Reset di sterminare cinque sesti dell’Umanità.

Chi doveva proteggerci da tanta ferocia? Erano gli dei a cui molti ancora credevano, a cominciare dai fedeli all’ebraismo classico? Potevano forse restare sordi a lungo ai lamenti di chi veniva attaccato, massacrato e divorato dai Rettili?

Povera razza umana, forgiata in sapienza dagli Elohim e che dimentica da sempre la presenza di quei Rettili così odiati e combattuti in passato e ora finiti nell’immaginario collettivo in compagnia di folletti, fate e altre creature provenienti dal mito.

Eppure, la cultura e l’erudizione contengono tutto il necessario per inquadrare questo nemico secolare. Pensiamo di aver saputo decifrare i geroglifici egizi ma dimentichiamo le iscrizioni presenti nella tomba di Thutmose III dove si vedono strisciare serpenti in forma umana. Come pure l’egiziana Renenit, la Madonna sauroide con il bambino ibrido in braccio. Anche la storia mesopotamica ci riporta pregevoli statuine di madri sauroidi con i loro piccoli in braccio.

Come dimenticare i Papiri di Torino dove gli esseri prodigiosi che dominano la Terra sono indicati come Naharin, ovvero Serpenti. Persino nei rotoli di Qumran viene riportato il seguente passo, citato nel Testamento di Amran: Uno di loro aveva un aspetto terrificante, come di un serpente. E lo osservai di nuovo: il suo volto era come di una vipera ed indossava tutti i suoi occhi…

Allegorie, si dice, forme simboliche, costruzioni fantasmagoriche. Certamente, questa è la vera favoletta per bambini idioti.

Qualunque scusa è buona per non guardare quel che si vede.

Seguirono giorni per me molto difficili. Dopo l’ubriacatura in forma di donna seducente che avevo identificato nel rapporto con Claudia, ecco tornarono i problemi di una vita vera.

Trascorse un altro mese, mentre le statistiche di vendita del mio precedente romanzo crescevano, ed io mettevo in scaletta gli eventi dei primi capitoli del presente testo.

Non mi arrivarono notizie di Claudia e tantomeno degli agenti di Alfa. I quali, se avevano incaricato l’impeccabile Goffredo per tenermi d’occhio era perché non potevano o volevano mostrarsi oltre. Temevano certamente molto più i Rettili che i Servizi italiani e comunque se erano conciati così male come mi risultava, ormai potevo pensare che della vecchia organizzazione non restassero che i cocci.

Pochi e mal collegati elementi che erano anche loro schierati sulla difensiva.

Mi chiedevo, con un certo timore, chi mai avrebbe potuto difenderci se i Rettiliani avessero davvero affondato il colpo. A quei tempi, il timore di certi intellettuali, commentatori del dissenso e grandi personalità laiche e religiose, era certamente volto verso le istruzioni provenienti da Davos, ed io mi chiedevo anche come mai soltanto pochi scrittori riuscivano a costituire il collegamento per me lampante tra gerarchie aliene e le opposte fazioni elitarie.

Erano davvero certi, gli altri insofferenti o ribelli verso la dittatura sanitaria, che tutti i progetti collegati, fossero decisi a tavolino da pochi umani avidi fino alla follia?

L’elemento alieno era il fattore determinante per qualsiasi algebra che cercasse di spiegare cosa stesse accadendo non solo negli ultimi anni, oppure negli ultimi decenni, ma dell’intera storia ricordata dall’uomo.

Senza considerare l’interferenza aliena, era impossibile persino giustificare l’esistenza della vita sulla Terra e l’ultimo anello della rivoluzione genetica che aveva portato all’Homo Sapiens.

Per me era del tutto evidente che chi voleva cambiare la vita del mondo secondo le direttive di Davos in conseguenza del Grande Reset, era manovrato come un burattino dalla fazione vincente delle Elite che aveva scelto di schierarsi con i Rettiliani.

Nel mondo, quanti erano gli umani a rendersi conto della realtà aliena e soprattutto del grave pericolo che correvamo tutti?

Fu verso la primavera che la caccia al sottoscritto riprese all’improvviso e senza alcun sintomo premonitore.

Forse, avrei dovuto intuire qualcosa quando ricevetti una strana telefonata di Goffredo, vero la metà di giugno, verso sera. Necessariamente, durante il nostro incontro a Rieti avevo dovuto dargli il nuovo numero, afferente all’identità fasulla suggerita da Claudia. Eppure, ricordavo con assoluta certezza di aver cambiato nuovamente identità e quindi numero telefonico del cellulare durante la seconda fuga, quella partita dalla Questura.

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