Archivio mensile:agosto 2008

Mistero italiano

I maghi del liberismo ad ogni costo, i geni della Confindustria e il paciosissimo superMinistro (dirige 3 dei vecchi ministeri) Sacconi continuano a ripetere che è necessario alzare l’età pensionabile perché ci sono troppi anziani (pensioni da pagare) e pochi nuovi nati. La conseguenza sarà che invecchieremo sempre più dietro scrivanie, catene di montaggio e banconi di negozi e supermercati e i troppi giovani e meno giovani che cercano lavoro, non lo troveranno mai. A parte i soliti lavoretti provvisori, a tempo determinato, in affitto eccetera. Proprio il contrario di quel che dovrebbe accadere. Si dovrebbe abbassare, e di molto, il limite di età per chi è già occupato al fine di poter accedere ai trattamenti pensionistici e liberare posti di lavoro per quanti hanno tutto il diritto di ottenere un futuro più tranquillo ed ereditare da padri e nonni i’opportunità di formarsi una famiglia e fare bambini. E’ così difficile da capire?

Qualcuno dice che spendiamo troppo per le pensioni … A parte che sopravvivere qualche anno in più non mi pare un delitto ma va detto che un lavoratore che oggi, dopo venticinque anni di servizio guadagna circa 1000 euro netti al mese, a causa del sistema contributivo, avrà una pensione di 300 euro netti ai trentacinque anni di servizio. Non mi sembra un costo sociale eccessivo. E comunque, il nuovo, giovane lavoratore verserebbe i suoi bravi contributi e metterebbe in moto quel circolo di consumi tipico dei giovani che devono mettere su famiglia. Più famiglie incrementano i consumi, rilanciano la produzione interna e soprattutto risolvono il problema demografico. Anche questo è così difficile da comprendere?

In quanto alle pensioni da fame, i 300 euro che dicevamo prima non si aiutano con i fallimentari fondi pensione gestiti da imprenditori e industriali vari ma con una giusta politica dei prezzi e la possibilità, per i pensionati di 50-60 anni, di ottenere lavoro part-time nel campo dei servizi e nel sociale, invece di riservare tale opportunità a ragazzini inesperti al posto del servizio militare. Chi ha già una pensione e una casa, può accontentarsi di lavoretti poco pagati o provvisori che certo non possono bastare a ragazzi che dovrebbero formare la spina dorsale della nostra società. Quando ragiono su queste cose e leggo i giornali, peggio ancora se vedo telegiornali e trasmissioni di commento che dicono esattamente il contrario, mi sento un idiota. Tutti geni e maghi rispetto a me, e purtroppo il mistero è come mai le cose vadano sempre peggio. Il sistema attuale è proprio quello deciso da politici, sindacati e Confindustria, o sbaglio?

De Angelis, ferroviere disoccupato

Sono sinceramente, interamente, drammaticamente, coscientemente schifato dal licenziamento del ferroviere De Angelis. Questo signore sarebbe colpevole, secondo i vertici di Trenitalia, di aver rovinato l’immagine dell’azienda in quanto ha denunciato alcuni pericoli relativi ai convogli che potrebbero spezzarsi durante il viaggio. Io non so se tale pericolo è reale o solo ipotetico ma si dà il fatto che De Angelis è un addetto alla sicurezza e che episodi simili a quelli teorizzati si sarebbero già verificati. In ogni caso, anche se si sbagliasse, fa parte delle sue prerogative denunciare possibili pericoli in ordine all’attività della sua azienda che ha/avrebbe tutti i mezzi per smentire tali affermazioni senza ricorrere all’allontanamento di questo lavoratore. A me questa vicenda pare, sinceramente, un feroce attacco alla legge 626/94 oltre che al signor De Angelis. Spero che la Magistratura faccia giustizia e comunque le difese di Polfer, Codacons e Sindacati già si fanno sentire. Per quanto riguarda me, convinto e continuo frequentatori di treni, e quindi cliente di Trenitalia, fin quando De Angelis non sarà reintegrato, eviterò accuratamente di salire su un treno. Che volete farci, senza un buon addetto alla sicurezza come lui, mi sento meno sicuro anch’io!

Misteritalia.it

Cari lettori di questo blog, voglio dirvi che sta per riprendere le regolari pubblicazioni il sito www.misteritalia.it, dove tanti lettori hanno potuto leggere gratuitamente i miei racconti e romanzi, ed anche altre opere di scrittori della Rete. Ho “ereditato” tutti i diritti di questo sito e quindi la nuova versione sarà completamente dedicata al Sottoscritto, una sorta di vetrina per le mie modeste creazioni letterarie, con una sezione ovviamente del tutto gratuita. Sono per una Rete completamente gratis e libera, dove la pirateria dev’essere neutralizzata dalla gratuità di film, canzoni, video, romanzi eccetera. Se i libri costassero un euro, i cd, un paio di euro, (tanto per fare un esempio) chi mai spenderebbe la stessa cifra, o una cifra leggermente inferiore, per comprarne una copia illegale? E’ solo il prezzo alto delle creazioni dell’ingegno a spingere i potenziali acquirenti a cercare copie illegali per mitigarne il costo. Inoltre, pensate al realizzo che farebbero gli imprenditori del settore vendendo un milione di pezzi a un euro invece che un migliaio a dieci… Ritengo penoso che le major e certi giudici bacchettoni cerchino di inibire le possibilità che la tecnologia offre ai cultori del gratis ad ogni costo. Le reti ed i programmi di condivisione file di ogni tipo non si possono fermare con i decreti legge ed è chiaro che se non è reato prestare ad altri la propria automobile, non può essere “sentito” come reato prestare o regalare un album musicale, un gioco elettronico o un film. Ci vuole ragionevolezza in tutto, e sarebbe opportuno usare il manganello solo contro chi fa veramente del male agli altri invece di trattare come un criminale chi cerca di usufruire del sacrosanto diritto di godere della creatività umana. Le idee sono di tutti, come l’aria, l’acqua… Il giusto profitto per chi dedica il proprio sforzo personale a queste attività, sia dal lato imprenditoriale che creativo, può essere assicurato dalla pubblicità o altre forme di sponsorizzazione. Sul mio sito, infatti, la sezione delle opere gratuite sarà a disposizione di chi vuole sponsorizzarla. A questo proposito, chiarisco che accetterò solo pubblicità condivisibili sul piano etico personale. Niente multinazionali, o prodotti di consumo. Preferisco, tutto ciò che abbia diretta relazione con il naturismo, la medicina naturale, libri, riviste, musica eccetera. Nel resto del sito, GRATIS spazio a link e banner di colleghi scrittori, onlus, associazioni benefiche (vere) e simili. Fatevi sentire e leggere, scrivendo a misteritalia@email.it, dove vi risponderanno i redattori che mi aiutano e aiuteranno a rendere vivo e gradevole questo sito.   

Agosto, vacanza mia non ti conosco

Il calo del 7% del gettito IVA la dice lunga sulla difficoltà che hanno le famiglie italiane nel far quadrare i magri redditi con il costo della vita attuale. Ho modo di viaggiare abbastanza ultimamente e vedo che in varie città italiane, turistiche, d’arte, o comunque mete di vacanzieri estivi, c’è un inquietante calo di presenze. Ergo, la crisi si rifletterà anche sull’indotto turistico-commerciale e quindi prepariamoci all’ennesimo pianto degli imprenditori e addetti locali. Insomma, non c’è trippa per gatti: se non si guadagna non si spende. Speriamo che Confindustria e sindacati se ne ricordino visto che a settembre riprenderanno le trattative sul modello contrattuale. Personalmente, contratterei un aumento generalizzato delle retribuzioni prima di parlare di modelli. O dobbiamo tornare alle rivolte per il pane? Quando la classe politica si ricorderà di pensare ai problemi della povera gente, dei lavoratori, dei malati e dei disoccupati, forse la fiducia tornerà a far aprire i portafogli depressi dei consumatori e il sistema registrerà l’inizio di una nuova fase di incremento di spese e guadagni. Facile, vero? Demagogico? Certamente ma vai a spiegarlo a chi, in Parlamento, litiga sulle immunità, sui pubblici dipendenti (ricordiamolo, 1000 euro medi di stipendio e vogliono pure farli lavorare di più) e sui militari dispiegati nelle città per correre dietro a spacciatori e scippatori. Oltre a prendere a calci nelle gengive i precari, i più disgraziati prodotti dell’attuale sistema. Numeri che costano, ricorsi,dice il “buon” Sacconi dall’alto del suo scranno ministeriale mentre per legge cerca di evitare sentenze che dovrebbero ristabilire equità e giustizia per questi lavoratori. I quali, precari o no, continuano a morire come mosche. A loro e alle famiglie, chi pensa? Vogliamo girare il quesito alla dottoressa Marcegaglia? Ammesso che sia disponibile ad agosto. Ma questi sono discorsi estivi, vero? Di chi, evidentemente, in vacanza non può andare e quindi contribuerà alla drammatica calata dell’IVA. Vendetta, dolce vendetta.