Archivio mensile:giugno 2008

Come siamo conciati…

Odio la politica, mi pare d’aver già confessato a Voi, cari lettori di questo blog, questa mia debolezza, diranno i più… o virtù, dirà qualcun altro. Odio la politica perchè, al di là di qualunquismi così ricorrenti nella pubblica vita italiana, spesso ci si rende conto che la cosiddetta democrazia (che talvolta confondiamo con il concetto di paese reale) è sempre più lontana dalla partitocrazia che fa e disfa a suo piacimento qualunque cosa nel Paese, spadroneggiando nelle istituzioni repubblicane, elevando a concetto politico l’occupazione dei posti di potere di enti, partecipazioni statali, grandi industrie a proprietà pubblica anche se parziale. Insomma i partiti decidono le regole del gioco, poi chiamano noi a scegliere la partita che essi stessi giocheranno. Noi paghiamo i costi del biglietto e le spese vive dello stadio, gli ingaggi degli atleti, le retribuzioni di inservienti, impiegati, tecnici, persino le divise e gli arredi…. E loro intascano i proventi, decidendo poi cosa e come ridistribuire a chi la pubblica ricchezza la produce davvero. Di mezzo ci sarebbero sindacati e associazioni di consumatori che, bene che vada, sono consultati e mai soddisfatti appieno. Anch’essi, comunque, paghiamo con lauti contributi pubblici. Che siano le quote versate dai lavoratori e dai pensionati, o i proventi dell’assistenza fiscale (i caf) o comunque le contribuzioni pubbliche ai vari gruppi associati di consumatori, sempre soldi nostri sono.  

Non parliamo dei contributi statali a chi dovrebbe essere il guardiano e critico della vita politica, cioè la Stampa! Per estensione, i giornalisti. Costoro lavorano per gli editori, che a loro volta incassano i contributi di cui sopra, poi dicono ai loro sottoposti cosa scrivere… di chi li paga. Si chiamano provvidenze per l’editoria e sono la pietra tombale sulla democrazia, come potete immaginare. Questo lungo preambolo per garantirvi che quando parlo male dell’attuale governo, non ho la minima illusione che se avesse vinto il principale partito d’opposizione, le cose sarebbero andate meglio. Testimonianza inconfutabile è l’ eccessiva somiglianza dei programmi e persino delle candidature. E infatti chi sta strepitando, in Italia, contro alcune malefatte, o presunte tali, dell’attuale maggioranza parlamentare, è soprattutto l’Italia dei Valori, alleato del Pd alle elezioni ma distante mille miglia nel dopo-elezioni. Insomma, uno come me che urla contro il ritorno in auge del nucleare, come può avere speranze di una democratica opposizione se anche il PD è essenzialmente d’accordo con questa insensata follia? E ancora: in quel di Chiaiano stanno per violentare l’ambiente, il paesaggio, l’economia e la gente di quella zona per edificare una discarica che non serve, come dimostra l’intervista al dottor Ganapini che potete sentire su questo blog. E le discariche e gli inceneritori saranno controllati dai militari e non potranno accedere neanche le autorità comunali. Non so se sarà un beneficio per l’ordine pubblico la presenza dei militari nelle nostre città. Dovrebbero ricevere l’opportuno addestramento che contraddistingue le forze di pubblica sicurezza. Altrimenti resta un provvedimento di facciata, come durante il sequestro di Aldo Moro. Vi ricordate quei ragazzi, quasi sempre “di leva” che controllavano, un po’ stralunati, strade e punti strategici con quei ridicoli moschetti in spalla e le mitragliatrici da campo, residuati della Seconda Guerra, a terra? A cosa servirono? Cosa aspettavano i politici di allora, un’invasione di terra? E Moro fece la fine che sappiamo. Quasi sempre un servizio di intelligence preparato (e non deviato) e forze speciali d’intervento, riescono molto più e molto meglio che un intero esercito.

E mi fermo qui per non scrivere un romanzo invece che un post. Sono triste, tutto qui, perchè la vita politica e sociale di questo ex Belpaese mi deprime e mi preoccupa. Non so se, come dicono alcuni, siamo all’inizio di una sorta di dittatura. Ma sicuramente ci stanno prendendo per il naso. Chi non ricorda le promesse di entrambe le fazioni in sede di campagna elettorale? Non si parlava della difficoltà delle famiglie di arrivare a fine mese con la media deisalari che ci ritroviamo? Ne vedete traccia nella legge Finanziaria appena partorita dal Governo? Non mi va di rubare il mestiere ai vari Travaglio, Santoro e Grillo (forse l’unica forma di opposizione vera che abbiamo). Non so se dicano sempre e comunque la verità, forze esagerano nei toni, ma guai a metterli a tacere o impedire che parlino! Lascio a loro l’incombenza di spiegare perchè certi provvedimenti rasentano la non costituzionalità o garantiscano un’ingiusta impunità al Premier.

Per quanto mi riguarda,  posso solo dire che i valori costituzionali sono gli unici che continuo a considerare assolutamente prioritari e indispensabili. Chiunque si ponga contro questa visione della vita pubblica è mio nemico giurato. E lo compatisco di cuore.

Allarme sociale

L’On. Giovanardi ha lanciato l’ennesimo allarme droga in Italia. Ne circola troppa, dice, anche in Parlamento. Anch’io non ho dubbi al riguardo, letti i provvedimenti che questo governo sta preparando. Per esempio sulla crisi energetica. In Germania si è verificata una preoccupante fuga di liquidi radiottivi da una miniera situata 750 metri sotto il livello del mare dove sono custoditi 126.000 barili di scorie nucleari. La Germania chiuderà entro il 2020 tutti i 17 impianti nucleari per la produzione di energia elettrica. Noi ci prepariamo ad iniziarne la costruzione. Secondo voi sono pazzi i Tedeschi o leggermenti confusi i ministri dell’attuale Governo? Terza ipotesi: ha davvero ragione Giovanardi. Fermiamo questa dannata follia del nucleare, prima che sia troppo tardi!

PROMUOVETELI TUTTI!

Come vi dissi, in Italia scrive chi non dovrebbe, si legge pochissimo, e in genere la cultura viene trattata da prodotto televisivo in terza serata, umiliata e depressa. La figuraccia fatta dai signori che compongono la commissione adibita a scegliere i temi per la Maturità ha del clamoroso ma non deve sorprendere troppo almeno voi che leggete queste note. Il fatto è che la traccia a corredo del tema letterario, incentranto sulla lirica di Montale Ripenso al tuo sorriso – Ossi di Seppia –  richiamava il “ruolo salvifico e consolatorio della figura femminile, il ricordo della donna…” depistando completamente il povero studente che si sarà trovato a scegliere questo tema. Come noto, la lirica di Montale era invece dedicata ad uncompagno di scuola, un maschio insomma. Ora è vero che di questi tempi la confusione sugli attributi sessuali si fa sentire e persino deputati della Repubblica mettono in crisi il regolamento delle Camera  a causa del famoso terzo sesso e dei bagni a questo dedicati (Luxuria-Gardini, ricordate?). E se è vero che chiunque ha tutto il diritto di esprimere la propria sessualità come crede,  chi deve esaminare i futuri diplomati non dovrebbe incorrere in errori simili. Senza contare che certamente quanti si sentono danneggiati da tale errata interpretazione di una composizione peraltro arcinota, avranno buone possibilità di far annullare la prova che li condannerebbe alla bocciatura. Bocciati senza appello sono invece i professoroni che hanno partorito una bestialità del genere e quindi giustizia vuole che gli studenti di quest’anno siano promossi in blocco e al loro posto spediti a sostenere di nuovo l’esame di Maturità quei cervelloni che hanno sbagliato la traccia. Con buona pace di Montale.

Anche questa è Europa

Il NO irlandese ha gettato nel caos la vecchia Europa. Come dire che un referendum qualsiasi ha il potere di sconvolgere la granitica visione della vita e della democrazia dei potentati europei. Appare chiaro a tutti che questa non è l’Europa dei Popoli ma solo l’adunata continentale dei potenti d’Europa. Fino a poco tempo fa, la Commissione europea, non eletta dai popoli ma dai governi, faceva il bello e il cattivo tempo. Ora il Parlamento europeo considera un pericolo far decidere ai popoli sulle questioni vitali (e una modifica così pesante alla Costituzione europea come il Trattato di Lisbona senz’altro lo è) e dunque sta cercando affannosamente un escamotage  alla bocciatura ricevuta dagli Irlandesi. Si sapeva che quanto venva bocciato dalla consultazione di un singolo Paese membro aveva l’effetto di bloccare qualsiasi innovazione in sede comunitaria; ma evidentemente tale tutela della democrazia di base non è più gradita ai potenti del continente. Cosa dovremmo pensare? Che il Potere si sta allontanando dalla gente? Che vogliono imporci decisioni prese dall’alto? Personalemte non posso che confermare quanto scritto in altro post sull’argomento: la democrazia di base fa paura a tutti, Italiani compresi dato che qui, come nel resto d’Europa, non si è votato. Penso che la vergogna peggiore sia proprio questa. E se si fosse votato, probabilmente gli Irlandesi non sarebbero i soli ad aver bocciato il Trattato di Lisbona. E allora quale Europa si prepara? Un consiglio: stiamo bene attenti a chi eleggeremo per il prossimo Parlamento continentale. Se l’aria che tira è questa… Ma europeo è anche il campionato che si sta svolgendo di questi tempi. Pessima è la figura che facciamo con la nostra Nazionale. Primo, per il gioco – poi per le polemiche contro gli errori arbitrali. Anche perchè non siamo credibili. Chi protesta per gli errori a danno dell’Italia, come il signor Gussoni, capo degli arbitri nostrani, dimentica che anche quest’anno nel nostro italianissimo campionato, metà scudetto andrebbe riconosciuto all’AIA (che non è una marca che commercia polli da supermercato bensì l’associazione italiana arbitri). Il potere delle giacchette nere è assoluto e indiscutibile, ne fanno più di Carlo in Francia tanto che persino un arbitro appena decente come Collina risultava talmente superiore alla media della categoria da fare una carriera luminosa in campo internazionale per diventare infine il nostro selezionatore interno… con i risultati che abbiamo visto. Ma questo è solo l’ultimo degli scudetti assegnati a casaccio, per il passato ne abbiamo viste davvero di tutti i colori: dal bianconero al rossonero, per arrivare quest’anno al nerazzurro. Il potere dei soldi conta pure qualcosa, no? E allora cosa andiamo a potestare per un golletto annullato? Il silenzio, talvolta, dimostra almeno maggior dignità. Se non ci rispettano è forse perchè non lo meritiamo granchè e non solo in campo… calcistico. Converrebbe una certa analisi di coscienza e magari un allenatore un po’ meno allucinato di Donadoni. Ma questo è un altro discorso e lo lasciamo agli esperti di tattiche pallonare. Quel che disturba me è la cattiva coscienza di noi Italiani che sovente parliamo troppo e riflettiamo poco. Giocando ancor peggio. 

Irlanda vs Resto D’Europa

Non so se gli Irlandesi approveranno il Trattato di Lisbona, cioè la nuova costituzione europea oppure no. Non mi preoccupa neanche di cosa comporterà l’eventuale approvazione di tale documento (potete leggerlo cliccando questo link:http://eur-lex.europa.eu/JOHtml.do?uri=OJ:C:2007:306:SOM:IT:HTML). Sono preoccupatissimo, per non dire allarmato, pensando che solo 4,2 milioni di Irlandesi saranno chiamati a decidere su 495 milioni di Europei. Che razza di democrazia stiamo sostenendo? E’ questa l’Europa dei popoli? Perché non affidare ad un euro-referendum l’intera questione? Di cosa hanno paura i potentati continentali? Domande ben più assillanti, a mio avviso, di quel che può uscire dalle urne della verde Irlanda. Torneremo sul Trattato di Lisbona se sarà approvato in quanto contiene non pochi cambiamenti per la vita comune e una certa perdita di sovranità nazionale. Se ciò sia un bene o meno lo decideranno altri e non noi Italiani. Per questo rimprovero la nostra fallimentare partitocrazia, vero male di questo Paese, che si lascia scippare anche l’occasione per stabilire quale sarà il nostro futuro istituzionale. Perché noi abbiamo paura della democrazia referendaria, vera democrazia di base, e l’Irlanda no. Che tristezza.

Nucleare? Ma siamo impazziti tutti?

Ero ragazzino io e il popolo italiano disse “no” al nucleare con un referendum. Non se ne dovrebbe neanche parlare in un Paese normale e civile e invece qui da noi certi interessi e alcuni personaggi loschi continuano a proporre il ritorno alle centrali nucleari come la panacea per risolvere la crisi energetica in Italia. Insomma invece che puntare su forme di energia rinnovabili e virtualmente infinite come idrogeno e radiazioni solari, dovremmo costruire centrali che, se va bene, pretenderebbero ingenti risorse e sarebbero pronte solo tra cinque anni… per essere già obsolete. In un Paese dove si rifiutano (e giustamente) inceneritori e discariche, vorrei sapere dove diavolo dovremmo piazzarle ‘ste maledette centrali, che sicure o no, se vanno in malora ci regalano un’altra Chernobyl per cosa…? Spiega Jeremy Rifkin, in una intervista a La Repubblica che attualmente impianti del genere coprono, nel mondo, appena il 5% del fabbisogno totale ( altrimenti potremmo davvero usare il petrolio per le bistecche come si favoleggiava qualche anno fa) ma in cambio resta irrisolto il problema delle scorie. Persino negli Stati Uniti, non sono bastati ingenti sovvenzionamenti per studiare il problema del loro smaltimento e stoccaggio: la zona dove sono state seppellite (all’interno delle montagne Yucca) doveva restare sicura per almeno 10.000 anni ed invece risulta già contaminata. O sono incapaci gli scienziati e i tecnici USA o siamo folli noi che speriamo di risolvere il problema della fame di energia ricorrendo ad un rimedio peggiore del male.

Abbiamo già abbastanza problemi in questo Paese, quindi, vi prego di ragionare e respingere le illusioni che da più parti vagheggiano di questa rediviva follia. Dovremmo scendere in piazza, urlare e strepitare per ottenere un vero piano energetico a tutela dell’ambiente e della ragionevolezza: specchi solari per il foto-voltaico su ogni edificio pubblico prima e su ogni abitazione poi; sovvenzioni alla ricerca per i vari usi industriali dell’energia tratta dall’idrogeno; utilizzo dell’eolico specie nelle zone deserte (tipo il Carso) per sostituire gradatamente l’energia elettrica che produciamo mediante il petrolio e soprattutto una ricerca urgente che stabilisca il modo di evitare gli incredibili sprechi che esistono tuttora. Non avete idea di quanta acqua ed energia elettrica male utilizziamo o sprechiamo del tutto. Molto altro si può fare, a detta degli esperti del settori, Rubbia in testa. Ad ogni modo, se siete su questo blog evidentemente date una certa importanza alle idee qui espresse. Ebbene, credetemi, non mi passerebbe neanche lontanamente per la testa di dovermi sedere su una cassa di dinamite al fine di produrre l’energia sufficiente a far funzionare una pila elettrica. E’ questo che ci propongono, in pratica, i sostenitori del nucleare. E voi che rispondete?