Archivio mensile:marzo 2008

Contribuire alla libertà di cura

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Il professor Luigi di Bella è stato uno degli scienziati più straordinari che la mia memoria possa ricordare. Ho seguito per anni, da lontano, attraverso le notizie di radio, tv e testimoni diretti, i risultati delle sue ricerche che portarono a sintetizzare la cosiddetta multi-terapia Di Bella (MDB).

Osteggiato dai potentati economici del settore e da politici ignoranti e collusi, nonostante i numerosi e certificati casi di successo nel curare molte forme di cancro, alla sua morte è calato lentamente il silenzio sulla terapia da lui ideata. Eppure, molti medici e soprattutto i fligli del Professore continuano a fornire consigli e sostegno a chi, deluso dalle terapie tradizionali, vuole sperimentare la MDB all’insegna della sacrosanta libertà di cura costituzionalmente garantita a tutti noi.

Di seguito trovate le istruzioni per devolvere l’8 x 1000 delle vostre tasse a favore della Fondazione Di Bella. Io farò così…

Cari amici e sostenitori,

anche quest’anno rinnoviamo l’invito, rivolto a quanti intendono sostenere le nostre ricerche, “orfane” di sostegno perché sterili, non di risultati ma di fatturato, o ancora peggio perché causa di drastica riduzione dei profitti di multinazionali del farmaco, delle banche e di quanti ne detengono quote azionarie.

Altri compiti essenziali della Fondazione:

  • – organizzare studi osservazionali sui pazienti che hanno effettuato il MDB, completando e ordinando la documentazione clinica.
  • – Organizzare convegni e riunioni operative per medici prescrittori e farmacisti
  • – Elaborare relazioni scientifiche per la pubblicazione su alcune tra le principali riviste mediche internazionali

Per questi motivi Vi preghiamo di sostenere queste iniziative con la cessione del 5 x 1000 alla Fondazione Di Bella e di diffondere fra amici e conoscenti questa possibilità.

 

COME DONARE IL 5 PER MILLE ALLA FONDAZIONE DI BELLA

 

La Fondazione Di Bella – Onlus – inserita a pagina 502 dell’elenco dei destinatari del 5 per mille dell’Agenzia delle Entrate – sviluppa le ricerche scientifiche del Prof Luigi Di Bella.

Se si vuole destinare il 5 per mille a favore della Fondazione Giuseppe Di Bella – Onlus di Novellara (RE), nella prossima dichiarazione dei redditi (Mod. 730 o Unico ) occorre apporre la propria firma nell’apposita sezione “Sostegno del volontariato, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale, delle associazioni e fondazioni” ed indicare il codice fiscale 01995220355.

Importante : anche chi non ha l’obbligo della presentazione della denuncia dei redditi, in quanto in possesso del solo mod. CUD, può effettuare la scelta per la destinazione del 5×1000. E’ necessario utilizzare l’apposito modulo (scaricabile dal sito Metododibella.org) e seguire attentamente le istruzioni per l’invio.

 

Vi ringraziamo anticipatamente

Dott. Giuseppe Di Bella

Ipocrisia e falsa religione

2383cd6c9ce6321c9f5e3486388cc1af.jpgGuardate bene quest’immagine: rappresenta la disperazione e il dolore di una donna costretta a vivere con questa orrenda sofferenza dovuta ad un cancro invincibile. Alla faccia della scienza contemporanea che presume la sua onnipotenza e infallibilità, dobbiamo assistere a malattie strazianti come questa e all’ipocrisia di leggi come quelle francesi (e italiane, Welby docet) che non ammettono la pace per chi soffre tanto. Non a caso si cerca di discutere di nuovo la legge 194 che ha finalmente permesso alla donna di decidere autonomamente se e quando il suo corpo debba generare. A questi veri e propri mostri di indifferenza, egoismo e perversione, la povera, dolcissima, nostra sorella Chantal Sebire ricorda con la sua disgrazia che né la Natura né un Dio tutt’altro che clemente possono insegnarci una virtù soltanto umana: la pietà. E il rispetto per chi soffre è la naturale conseguenza che dovremmo poter verificare in politici e preti.. A meno che non vogliano sperimentare personalmente cosa significa dover sopravvivere, e per scelta altrui, quando il fato, o il karma che sia, si dimostra così crudele.

C’è un limite a tutto…

Sembra voler dire il Garante per la privacy nell’emettere la sentenza che vieta di spiare chi scarica musica on line…

E mi sembra giusto: prima di verificare se una persona compie o meno un illecito, ovvero se la musica che scarica è coperta o no da diritto d’autore, non è corretto spiarla a sua insaputa.

Le major musicali  dovrebbero riflettere sul recente esperimento dei Radiohead che hanno proposto il nuovo album scaricabile liberamente dal loro sito.

Inoltre, qualcuno deve ancora spiegarmi in base a quale astruso ragionamento se presto la mia autovettura non compio alcun reato ma se condivido l’ultimo cd di Antonello Venditti divento un criminale.

E’ il caso di dire che se la cantano e se la suonano come gli pare e piace. Comunque, un grazie al Garante per la privacy… e per la pubblica ragionevolezza!