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I RETTILI TRA NOI – estratto

Breve estratto dal romanzo I RETTILI TRA NOI

Quando mi destai, provando la sensazione che mi era così abituale di profondo disagio psichico, accompagnata da un leggero dolore fisico, mi ritrovai da solo, con la luce del giorno che faceva fatica a entrare nella stanza. Le imposte erano solo accostate, ma una folta coltre di nubi che minacciavano pioggia, lasciava intravedere soltanto un tiepido chiarore grigiastro tra i palazzi bassi del Centro di Rieti.

Dalla Caverna di Platone è difficile e doloroso emergere in superficie. Esistono infatti, sistemi alternativi a un semplice arrampicarsi lungo la discesa compiuta in passato. Il problema è se siamo discesi davvero, un giorno perso nella memoria ormai diventata inconsapevole, oppure se siamo nati sul fondo di quella caverna così accogliente, almeno in apparenza, da genitori prigionieri come siamo noi oggi. Comoda e soffice come il grembo di nostra madre, ovvero la prima delle caverne.

Nel mondo caleidoscopico della vita odierna, presi come siamo in una sorta di bolla comprensiva della comunicazione globale, unita alla connessione ad ogni costo, rimandiamo fino all’ultimo rantolo la vera conquista: il nostro essere, nella sua piena realizzazione.

Inutile agli egoismi materialistici del giorno, per quanto prezioso e insostituibile la notte, il sogno che accompagna le nostre esistenze, prendendo almeno un terzo del vivere biologico.

Tuttavia, il sogno è una vera e propria porta verso quelle emanazioni sensoriali che non possiamo accendere, storditi come siamo dal sole della veglia cosciente.

Il dormire in realtà ci introduce in una sorta di galleria dove poter scegliere il quadro che ci piace: ognuno rappresenta un’altra vita, con le proprie caratteristiche e peculiarità, mentre restiamo in una traccia spirituale univoca, ricordando quel che siamo e che proviamo in ogni momento della nostra veglia.

Castaneda descriveva il sistema alternativo del sognare come un mezzo per ritrovare sé stessi ed aveva ragione. Il sogno è una porta che introduce a un vasto sistema di corridoi dove inserire il nostro spirito, abitando altri corpi, usando altre menti e vivificandole con la nostra, vera, essenza.

Da scrittore, mi rendo perfettamente conto che la mia attuale sensibilità, oltre al mio sapere culturale, proviene dai messaggi di altri che hanno sentito, prima di me, l’esigenza di condividere le loro esperienze con la moltitudine delle genti a prescindere dal mezzo pratico utilizzato.

La vera illusione, infatti, non è la Caverna dove noi, ciechi e indeboliti, pensiamo possa esserci conforto e protezione per una vita intera. L’illusione peggiore sono le catene che impediscono il poter volare attraverso le porte del sogno, senza spostare il corpo, ma potendo variare a piacimento l’intensità della nostra esperienza su ogni modulazione possibile nel luogo prescelto.

Questo significa essere immortali. Questo soltanto si traduce nel diventare potenzialmente infiniti.

Pian piano, la certezza di poter vivere meglio e compiutamente nei sogni, piuttosto che durante la veglia diurna, mi allontanava dal sole e dai suoi riti. Persino quella strana relazione con Claudia, appena nata, stava diventando già problematica.

Non provavo nulla per lei, se non una forte attrazione sessuale, forse indotta dalle sue provocazioni più che da una reale esigenza fisiologica. Dapprima, mi era apparsa lontana, distante, presa dall’angoscia di aver perso l’ex marito che lei stessa, per quel che sapevo, aveva allontanato. In seguito, si era accorta di me forse considerando quanta solitudine aveva provato dopo la separazione,  quindi cercando di riscattare la sua sessualità sopita in un colpo solo.

Si era gettata su di me come una belva affamata fa con la preda e all’improvviso, era diventata l’unica femmina sulla Terra che mi considerasse come uomo. L’avevo dimenticato io stesso, quel tipo di sensazione.

Cercai di chiamare Claudia con il cellulare che lei stessa mi aveva regalato ma non rispose.

Dopo una doccia calda, scesi nella hall, dove il portiere mi disse che la signora che mi accompagnava era uscita molto presto, quella mattina.

Decisi anch’io di uscire per fare una breve, prima colazione. La giornata stava volgendo al meglio, almeno come clima, e passeggiai per piazza Cesare Battisti con calma, cercando di prendere un po’ di timido sole. Faceva freddo e Claudia continuava a non rispondere al cellulare. La immaginai alle prese con Carlo, con le spiegazioni che dovevano darsi e le mille informazioni che potevano dirsi.

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Quando pubblico questi estratti è un istinto casuale e subitaneo a farmeli scegliere. Ora che le mie condizioni di salute peggiorano, il fisico si sta facendo meno abile ma l’intuizione si sviluppa di pari passo come per sopperire ad alcune mancanze di altro genere. I due romanzi che includono i racconti derivati dalle confidenze degli addotti sono stati completamente ignorati dall’editoria tradizionale e leggendoli, potete comprendere per quale motivo. Le Elite controllano direttamente o indirettamente la stragrande maggioranza delle proprietà editoriali e non gradiscono che si parli di loro. Quando li vedremo, come descritto nel libro, sarà ormai troppo tardi.

i rettili tra noi

I RETTILI TRA NOI – pag. 446 – 0,99 centesimi solo su Amazon

I RETTILI TRA NOI – Estratto

Mi svegliai, ancora di notte, agitatissimo e con la netta sensazione di aver veramente vissuto quell’incontro.

Controllai l’orologio, andai a verificare le imposte di casa, e cercai di rendermi conto se avevo vissuto del missing time, ma il tempo, il mio tempo, sembrava a posto.

Decisi che non ero stato addotto, tuttavia, quella stessa notte, un piccolo grumo di sangue rappreso dovetti espellere dalla narice sinistra, e avevo una strana escoriazione sulla caviglia destra. Non avevo altre tracce sul corpo.

Ad oggi, non so darmi un parere compiuto su quello strano sogno, così vivo, così realistico. Non ho più vissuto nulla del genere e non ho riportato nulla degli evidenti danni psico-fisici che molti addotti manifestano sia subito dopo il loro rapimento che nelle fasi successive peraltro connotate da funesti, ulteriori, contatti.

Non posso che ricordare con grande rispetto la figura di alieno somigliante a un centauro che vidi in sogno. La fiducia che emanava era tale da non destare dubbi sulla sua natura pacifica e sulle sue intenzioni. Fu per questi motivi, principalmente, che provai grande empatia per l’addotto di nome B. che proprio Carlo mi presentò nel periodo narrato ne La Terra invasa dai Rettili.

Un addotto felice dell’incontro fatto da bambino con gli uomini-Drago che erano via via diventati i suoi migliori amici e mentori. Esseri extraterrestri che erano con ogni probabilità appartenenti a quel popolo rettiliano che la gerarchia dominante dei Rettili combatte ferocemente.

Sì, esistono anche rettili buoni ed altri alieni pacifici.

Il nostro, piccolo, mondo è immerso in una realtà che non conosciamo minimamente, celata ad arte dalla censura organizzata da parte delle Elite terrestri, al soldo degli alieni che questo mondo e la nostra gente vogliono comunque dominare.

Questa certezza, per me assoluta come un vero dogma, appare a moltissimi altri una semplice favoletta come tante altre, dovuta alla credulità popolare.

Gente come me, come la maggior parte degli ufologi, dei parapsicologi per non parlare di medium e spiritisti, è letteralmente messa all’indice del mondo scientifico ufficiale.

Infine, proprio la gente comune è perfettamente addestrata e convinta a non prestare alcun credito alle rivelazioni e testimonianze di un mondo alternativo alla fredda logica della veglia diurna.

La gente accetta senza problemi che le rotte antartiche siano accuratamente controllate e impedite alla libera esplorazione perché così hanno deciso i potenti del mondo. Così come è supina a qualsiasi decisione del potere dominante su tutti gli aspetti della vita pubblica, sociale, giuridica e legale dei nostri tempi.

Quale esempio migliore della dittatura mondiale applicata al fine di limitare una pandemia dovuta al contagio virale?

Forse il virus diventerà endemico, ci abitueremo a convivere con questo tipo di contagio più o meno come la peggiore delle influenze. Vedrete, tuttavia, che limitazioni, controlli e pass più o meno vaccinali resteranno all’interno di leggi e regolamenti locali, così come la fidelizzazione popolare a dipendere dall’inevitabile vaccinazione di massa se e quando il potere costituito lo deciderà.

Socialmente, la tagliola di un’identità digitale si accompagnerà a un’identità sanitaria, limitando la vita di tutti noi e costruendo un futuro certamente artificiale per chiunque si troverà nella condizione di dover soggiacere e accettare tali misure.

Quel che deve sorprendere non è il progetto delle Elite, perfettamente annunciato nelle riunioni planetarie ricorrenti, bensì la quieta accettazione di milioni e milioni di persone, convinte che il bello, il sano e il giusto provengano dai tiranni che ci costringono in catene da sempre.

Un successo straordinario di quanti dominano il mondo, pronto da offrire ai loro padroni alieni, che siano Rettiliani o Elohim.

Questo è il periodo spazio-temporale che stiamo vivendo, in uno dei tanti quadranti previsti dalla Matrice, certamente favorita da questa situazione di perfetta schiavitù morale, fisica e spirituale delle genti.

L’importante è sempre rendere l’individuo maggiormente bisognoso e disponibile nei confronti di chi possa elargire pane e vaccino. Lo scientismo è ormai il nuovo idolo che ha letteralmente soppiantato la vecchia e stanca religione di massa.

Non più fedeli, ma eruditi e formati nelle università che elargiscono la salvezza del corpo attraverso le torri d’avorio degli scienziati alla moda.

Il tutto visto come esigenza legata a un Paese privato della possibilità di battere moneta che sta attendendo con la bava alla bocca l’elemosina salvifica degli aiuti comunitari.

Una vittima totalmente dipendente dal suo carnefice. Il sogno di ogni tiranno.

In quel periodo, credevo che il tiranno più in alto nella gerarchia dei potenti non fosse di questo mondo, ma il senso del problema non cambiava affatto riguardo ai tiranni che la storia ci raccontava avessero tenuto sotto il tacco interi popoli.

Noi dobbiamo infatti credere ai nostri despoti, che siano preti, imperatori, presidenti o comitati scientifici

Quella notte, ragionando su questi argomenti, mi sentii del tutto solo, impotente e privo di ogni possibilità di salvezza.

Sentivo il rumore ritmico del respiro di mia moglie che mi dormiva accanto. Una persona che, prima tra tutti, si stava scontrando con una realtà che non poteva capire.

Fa sorridere la solitudine di uno scrittore, peraltro di nessun successo che per esprimersi sia costretto a pubblicare tramite una delle tante multinazionali che compongono l’universo del vero potere mondiale.

Migliaia di lettori avevano potuto leggere i miei romanzi grazie a una di queste multinazionali. Ormai, qualunque libertario, o presunto tale, non poteva che cercare di esprimersi mediante uno dei canali che la moderna tecnologia comunicativa ci permetteva di usare, amministrati a piacimento dai solidi e soliti gruppi di potere.

Anche come scrittore ero e sono nelle loro mani. Voi potrete leggere queste pagine fintanto che loro stessi lo permetteranno. Altri, per esempio gli editori classici, questa facoltà non vogliono esercitarla. Una normale selezione tra mille autori, chi potrebbe mai mettere in discussione le loro scelte?

Certo, siamo nelle loro mani, sempre di più, e tra poco ci renderemo conto di aver perso davvero tutto dell’antica libertà, se mai una libertà c’è stata.

È stato facilissimo chiudere la gente in casa per vari mesi, costringendo le masse a seguire gli orari imposti da commercianti e strutture pubbliche e private.

La sensibilità e la cultura comune, conserva solo la possibilità di esprimersi tramite canali completamente nelle mani di proprietà straniere, almeno per quanto attiene a noi Italiani. Canali facilissimi da spegnere.

Non siamo solo in guerra. La guerra è già persa.

i rettili tra noi

Estratto dal romanzo I RETTILI TRA NOI – 446 pagine, euro 0.99 solo su Amazon.

I Rettili tra noi

Il secondo romanzo dopo LA TERRA INVASA DAI RETTILI, seguito ideale e modo per scoprire la soluzione di qualche mistero lasciato irrisolto dal primo romanzo, si intitolerà I RETTILI TRA NOI. In questo post, vi svelo qualche particolare della trama e vi dico come mai dovete ancora attendere qualche giorno per leggerlo.

Come sapete, la conclusione de LA TERRA INVASA DAI RETTILI rappresenta la certezza che la razza umana discende da operazioni genetiche dei Rettiliani prima e degli Elohim dopo e che i primi stanno lanciando, insieme alle Elite loro alleate, una vera e propria fase di conquista della Terra, il loro allevamento preferito.

Rettiliani e Elohim sono in guerra e uno dei premi in palio siamo proprio noi.

Mentre nel primo romanzo ho potuto ascoltare tutto questo dagli addotti e interagire con alcuni elementi del Gruppo Alfa, nel romanzo I RETTILI TRA NOI, la situazione cambia.

Dovendo rintracciare il mio amico Carlo, mi trovo a compiere un’indagine in compagnia della sua ex moglie, aiutato dal comune amico Goffredo che si rivela una fonte inesauribile di informazioni.

Mentre il mondo è alle prese con l’affondo dei discepoli di Davos che impongono una vera e propria dittatura sanitaria ai popoli, la mia indagine prosegue tra ostacoli d’ogni tipo.

Ho dovuto anche superare un paio di esperienze piuttosto strane, finora, e ne potrete leggere la completa cronaca all’interno del romanzo.

I RETTILI TRA NOI, quindi, vi porta da un lato a discutere di quanto sta accadendo nel mondo ora, ma anche a contatto con il contenuto della temibile Agenda Rettiliana che i loro ibridi e i servi umani stanno attuando con grande frenesia, frenati soltanto dagli eredi di quegli Elohim che fin dai racconti della Genesi biblica impone il ritmo alla commedia umana.

Gli eventi all’interno degli Stati Uniti, dove la metà degli stati membri, capitanati da Texas e Florida si sono in pratica rivoltati contro Washington e i suoi alleati, e il terribile dissidio interno al Vaticano, testimoniano il grande scontro tra le Elite comandate da Davos e quelle che si oppongono alla nuova dittatura sanitaria.

Solo in questo libro potrete trovare la risposta alle stesse domande che l’Umanità si pone in questi momenti, mentre il mantra sanitario delle Elite si ripete senza sosta cercando di irregimentare tutti noi e legarci alle siringhe vivifiche del Sistema. Catene in forma di vaccini.

Potrete leggere I RETTILI TRA NOI, da questa pagina di Amazon, verso settembre prossimo. Se nno l’avete fatto, per ora, potete e dovete leggere LA TERRA INVASA DAI RETTILI.

LA TERRA INVASA DAI RETTILI

Il romanzo sta andando bene, nella classifiche di vendita di Amazon. Considerate che se ne parla in questo e un paio di altri blog, e quindi il mio, piccolo, pubblico di lettori non usufruisce della copiosa pubblicità fornita ai titoli di grandi e medi editori, che poi fanno pagare al lettore questa pubblicità applicando prezzi di 10-15 euro alle pubblicazioni che potete trovare in libreria.

Altri scrittori come me, espulsi dal mondo dell’editoria tradizionale, possono offrire a un prezzo simbolico, il prezzo di un caffè, un romanzo comodamente scaricabile sul proprio dispositivo elettronico, senza spreco di carta, senza doversi recare in una libreria e senza spendere cifre eccessive.

A questo proposito, vi offro un altro estratto gratuito dal libro.

La trama è molto semplice: si narrano le rivelazioni di alcuni addotti riguardo la temuta, feroce, invasione rettiliana della Terra, in un crescendo di tensione e di colpi di scena degni di un thriller.

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Dopo il primo incontro, una sera di quel gennaio che stava per salutarci, ragionai parecchio su questo personaggio e quel che prometteva di rivelare. Certamente, il mio amico Carlo non poteva che concordare con la sua storia ed era il suo maggior alleato. B. stava fuggendo da una minaccia per lui reale, questo era indubbio. Inoltre, presentava un impianto perlomeno sospetto, sul temporale destro, dietro l’orecchio.

Al di là della sua storia, questi erano gli unici dati certi. Per una seria indagine di tipo paranormale, avrei dovuto reperire informazioni sui suoi genitori, il luogo dove aveva vissuto prima di iniziare quel suo girovagare in perenne fuga e capire qualcosa della sua personalità e delle sue abitudini da parte di chi lo aveva conosciuto. Avrei dovuto, insomma, conoscere la sua identità magari utilizzando i dati anagrafici per risalire al suo passato… Metodologia che B. non gradiva di certo. Era per lui indispensabile proteggere il suo anonimato.

Mi restava il tentativo di studiare direttamente il soggetto e le sue rivelazioni. Almeno su queste, avrei potuto applicare un metodo di seria indagine scientifica.

Ragionai su tutto questo fino al nuovo incontro. Lavorando in un grande ufficio, avrei potuto utilizzare solo le ore serali anche se durante una parte di ogni mese, potevo muovermi liberamente poiché il mio impiego era di tipo part-time.

Carlo sarebbe stato il mio tramite e giacché B. si fidava ciecamente di lui, lo utilizzai, inizialmente, per rivedere la persona che per il momento potevo considerare un sensitivo-canalizzatore, almeno al fine di poterlo inserire in una categoria determinata di studio.

Ovviamente, ben presto avrei abbandonato quel metodo e, di conseguenza, implementato la ricerca diretta sul campo. Gli eventi che narrerò, chiariranno come e perché.

Desidero, a questo punto, sottolineare che io ho sempre trattato argomenti inerenti alla pura ricerca parapsicologica. L’ufologia classica, per quanto mi riguarda, non rivestiva che un interesse di contorno. Del resto, al fine di studiare determinati eventi correlati alle apparizioni di esseri provenienti da altre dimensioni o da altri piani di esistenza materiale, potevo avvalermi dell’enorme materiale che era possibile ricavare dall’archeologia alternativa e dallo studio delle religioni comparate. I fenomeni contemporanei di interferenza aliena, compresi quelli vissuti e descritti da B., erano tipici di molti momenti del passato, raccontati da intere generazioni di popoli coinvolti in un confronto persino clamoroso con chi veniva a trovarli dalle stelle.

In particolar modo, la famosa Teoria degli Antichi Astronauti, era per me molto più interessante e ricca di spunti piuttosto che una pletora di milioni di avvistamenti riguardanti puntini luminosi in cielo fatti in ogni parte del mondo e illustrati da vecchi libri, giornali o riviste, siti internet e persino da Youtube.

Parlo, dunque, di quanto possiamo conoscere della mitologia sumera, egizia, indiana, dell’America precolombiana; ma anche tramite una corretta lettura dei testi sacri della Bibbia e della Torah. E perché no, dei Libri di Enoch oltre ai Veda e i Vedanta.

In realtà, un campo di studio davvero imponente, completato da incredibili scoperte archeologiche che, più che altro, trovano una modesta diffusione mediante i media tradizionali e magari qualche post su internet, per poi tornare nel dimenticatoio, dopo aver raccolto la polvere di millenni.

Ero uno studioso di Parapsicologia che aveva trovato nella Teoria degli Antichi Astronauti, la risposta a molti quesiti in precedenza irrisolti. Bastava sostituire i termini Diavolo e Angelo con Alieno ostile o amichevole, e il gioco era fatto. Tutte le tessere di un mosaico intricatissimo tornavano al loro posto come per magia.

Ecco perché quando conobbi B., quel che già sapevo, o credevo di sapere, mi fu davvero utile per iniziare a comprendere i termini della sua odissea. Ma andiamo con ordine.

Il secondo incontro tra noi, presente ancora Carlo, avvenne di giorno, il mese successivo, nei pressi di un terreno praticamente incolto, tra Viterbo e Tuscania, poco oltre Castel D’Asso.

Trovai Carlo che chiacchierava pacificamente con B., appoggiati entrambi alla vecchia Mercedes blu del mio amico parcheggiata a lato della strada provinciale. La giornata era mite anche se fredda, dato che eravamo ai primi giorni di febbraio.

  1. mi fissava accuratamente mentre lo salutavo, abbracciando nel frattempo il mio amico che sembrava entusiasta di quell’incontro.

– E’ qui – mi disse subito – che li ha visti l’ultima volta.

– Mi stavi fissando, prima, con una certa intensità – gli dissi, a bruciapelo.

– Possono mutare forma. – rispose – e dovevo essere certo che fossi tu.

– Solo guardandomi?

– Hai freddo? – domandò, senza rispondermi.

– Non molto. Amo il periodo freddo dell’anno.

– E tanto basta.

  1. continuò il discorso iniziato il mese prima senza altri preamboli:

– L’Uomo-drago che mi aveva parlato, ebbe il tempo di salire, come se si trovasse su un ascensore, verso una grande nave nera che lo attendeva tra le nuvole. Mi disse di non rimuovere mai il dono che mi aveva fatto con la pistola magica in quanto era l’unico modo che aveva per trovarmi. In quel momento, doveva far perdere le sue tracce ai nemici che lo stavano cercando. Mi raccomandò chiaramente di nascondermi, di non dare mai a nessuno punti di riferimento. Se non disponevo di un posto sicuro, era meglio viaggiare come un nomade, e non aprire mai conti correnti, stipulare contratti o documenti che provocassero il rilascio d’informazioni personali.

– Riuscivi a parlare con loro? O era una comunicazione telepatica, cioè con il pensiero?

– Devo dire, a onor del vero, che da bambino li percepivo nei sogni, o quelli che credevo fossero sogni. In qualche modo parlavano con la mia mente. Negli anni successivi, mi rendevo conto di poter tradurre mentalmente il loro linguaggio. Essi possono parlare, cioè emettere suoni; ma è loro facoltà comunicare con la mente. Una doppia possibilità di comunicare con noi.

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LA TERRA INVASA DAI RETTILI

romanzo a soli 0,99 euro solo su Amazon.it  

Cliccate sulla copertina per scaricare il libro.

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LA TERRA INVASA DAI RETTILI: una versione degli addotti

Il mio romanzo LA TERRA INVASA DAI RETTILI, attualmente disponibile su Amazon.it al prezzo di 0,99 centesimi,  parla delle rivelazioni degli addotti, ovvero persone rapite da esseri extraterrestri, che raccontano come la Terra sia in pericolo per colpa dei Rettiliani, esseri provenienti da altre regioni del Cosmo che da sempre hanno visitato il nostro pianeta, e ibridato gli ominidi che trovarono durante la loro prima venuta, un milione di anni fa.

Questo estratto fa parte del libro e racconta un incontro con due addotti, coniugi, che rappresentano il prototipo dell’addotto-tipo: persone che mostrano sconcerto e sconforto a causa dell’avventura subita, oltre il terrore di essere rapiti nuovamente:

Arrivammo nei pressi della piccola frazione in provincia di Viterbo solo due ore dopo. Il tempo si era fatto minaccioso e la pioggia aveva invaso parte della carreggiata creando rivoli di fango liquido che ostacolava non poco la circolazione.

Carlo si era chiuso in un ostinato mutismo. Sembrava rimuginare la storia del mio incontro. Certamente, a differenza di quanto potevo fare io stesso, riusciva a inquadrare il dialogo con l’aliena in una fattispecie di rapporto ufologico ben definita.

In quel momento ancora non immaginavo la reale portata delle azioni del Gruppo Alfa e tantomeno la consistenza delle loro dotazioni strategiche. Certo, capivo la necessità del loro riserbo e potevo finanche ricondurre in un contesto logico i racconti che mi avevano fatto. Che poi a me sembrassero persino incredibili, in molti passaggi, non faceva testo.

La somma delle loro conoscenze era per me ancora un mistero e comunque il mio amico non aveva fatto granché per chiarirmi meglio la portata delle loro operazioni.

Carlo fermò l’autovettura davanti a una villetta, a pochi metri dal centro dell’abitato principale. Il silenzio era calato su quella zona, mentre la pioggia, che ancora scendeva copiosa, non essendo accompagnata da fenomeni elettrici, poteva distendere il suo manto silenzioso sui campi e sui prati con assoluta tranquillità, quasi con mestizia.

Non udivo alcun suono provenire dai pochi edifici che potevo vedere e tantomeno dalla residenza dei nostri contatti. Il cielo perfettamente livido riversava le sue lacrime su di noi e questo era tutto, in quella serata così umida e fredda.

Carlo, che indossava un pesante impermeabile scuro, suonò il campanello in tre sequenze ben distinte. Evidentemente, un segnale convenzionale. Il suono elettrico di sblocco della serratura di un portone metallico mi fece comprendere che gli inquilini avevano predisposto un impianto di allarme.

Ci venne incontro un signore di mezza età, nell’ingresso illuminato da una lampada ecologica. Un uomo ben piantato, che indossava un gilet su pantaloni di velluto, dal portamento dinamico. Dietro di lui, davanti alla porta di un saloncino, potevo vedere la moglie, apparentemente molto più giovane. Era una donna bionda, alta e slanciata, con l’espressione più fiera che spaventata. Portava i capelli raccolti in una treccia dietro la schiena e il contrasto con la delicata felpa color rubino era notevole. Ci strinsero la mano e ci invitarono ad accomodarci nel soggiorno.

La stanza, abbastanza comoda, era arredata in maniera non convenzionale: mobili interamente di caucciù e di vimini, con un tavolo e una credenza intarsiata in legno di ciliegio, quest’ultima davvero deliziosa nella sua semplicità. Il grande lampadario centrale era anch’esso di legno cesellato con i disegni di curiose figure silvestri e l’illuminazione era completata da due lampade a stelo poste nei quattro angoli della stanza, dietro altrettante poltroncine di vimini.

Quella abitazione dava l’idea di una grande armonia e di una certa pace interiore.

Mino e Lidia si presentarono, e Mino aggiunse, rivolgendosi al mio amico:

– Abbiamo contattato la persona che conosci e che ci ha parlato del gruppo e della vostra attività. Il mio lavoro di rappresentante di articoli elettronici e quello di Lidia, giornalista free lance, ci consentono di conoscere molta gente, in giro per la regione, ma non avevamo mai sentito parlare di voi.

Carlo, che avrei scommesso stesse soffrendo per la voglia di fumare, cercò di mostrarsi gentile e comprensivo, come sempre faceva in quelle circostanze.

– Puoi facilmente immaginare come una certa segretezza sia d’obbligo nella nostra attività. Serve anche per garantire in pieno il programma di protezione che talvolta siamo costretti a offrire agli addotti che ci richiedono, disperati, tutto l’appoggio che possiamo offrire.

Seguirono una serie di cortesi convenevoli di scarsa importanza per il contenuto principale di questo libro. Ricavai comunque l’impressione che i nostri ospiti fossero persone vicine alla mezza età, molto giovanili e gradevoli, con un’ottima cultura di base e una grande propensione al rapporto umano, aperti e gioviali.

L’esperienza che li aveva segnati profondamente fu la parte interessante, per i miei lettori, che intendo riassumere partendo da quanto ricordo di quella sera.

Per i motivi che apprenderete tra qualche pagina, non ho potuto, neanche una volta uscito dalla villetta, prendere appunti. E mentre ero lì con loro, e Carlo cercava di essere estremamente comprensivo nell’interrogarli, mi sembrava di cattivo gusto trascrivere quel che stavano, faticosamente e con una punta d’imbarazzo, rievocando.

L’intera vicenda li angustiava non poco anche perché la loro mente razionale ancora non accettava in pieno gli avvenimenti che aveva spinto la coppia a rivolgersi al Gruppo Alfa.

Mino, grattandosi frettolosamente la testa, mentre guardava il pavimento come se dovesse trovarvi l’ispirazione, cominciò a descrivere la loro avventura con gli alieni:

– E’ cominciato tutto tre mesi fa. Una sera, facendo già fresco, ho pensato di chiudere tutte le imposte, ovviamente compresa la porta d’ingresso. Qui non accade mai nulla, ma abbiamo spesso la sensazione di essere isolati, nel grande silenzio che la notte concede a questa frazione. Scegliemmo questa abitazione proprio perché l’intera zona, pur essendo abitata, conferiva a questa casa, una sensazione di riservatezza e di tranquillità che in città è impossibile trovare. Non abbiamo figli, pertanto, non possiamo dire di disprezzare un po’ di calma, una volta rientrati dal lavoro.

Carlo chiese:

– Lavorate molto lontani tra voi?

– Certamente- intervenne Lidia – Io viaggio talvolta per l’intera regione. I miei articoli valgono cinquanta euro l’uno, spese a parte. Devo girare, documentarmi e scrivere, se voglio raggranellare uno stipendio decente.

Mino sorrise – Prima che mia moglie cominci a fare la vittima del sistema, preferisco chiarire che lavora perché vuole farlo ma senza una reale necessità. Io guadagno abbastanza per entrambi. Anch’io giro molto per ovvi motivi. Quel che voglio raccontarvi, accadde qui, inizialmente. Era sabato quando ci capitò, per la prima volta, di prendere contatto con una realtà che non immaginavamo nemmeno di poter vivere.

– Sì – aggiunse Lidia – Eravamo tornati da casa di amici, a Viterbo, ci eravamo divertiti parecchio e forse avevamo esagerato un po’ con l’alcol. Niente di strano, eravamo solo allegri.

Mino riprese a parlare ma nella mia mente cominciai a sentire la canzone degli XTC, Making Plans for Nigel. La musica, che ho ascoltato spesso in gioventù, prese a martellarmi le tempie, quasi che qualcuno o qualcosa avesse attivato un lettore mp3 nella mia testa.

Era un pensiero praticamente indipendente da me, come se provenisse da una fonte telepatica.

– Andammo quindi a dormire. Ricordo l’ora perché, scherzando, mia moglie disse che era la vera ora dei fantasmi: le due del mattino. Presi sonno immediatamente e quando mi risvegliai, la mattina, sentii Lidia che singhiozzava, dalla stanza da bagno vicino alla nostra camera da letto. Mi avvicinai, vedendola seduta sullo sgabello, ancora in pigiama, e con la testa tra le mani.

Carlo chiese a Lidia cosa poteva ricordare in quel preciso istante in cui Mino l’aveva vista e perché stava piangendo nel bagno.

– Ora mi sembra tutto più chiaro. In quel momento, però, non ricordavo nulla. Mi ero accorta di aver perso il senso del tempo. Ero, in qualche modo certa, dal momento in cui mi ero addormentata, e fin quando avevo preso coscienza di essere seduta su quello sgabello, che la mia mente fosse scivolata in un altro luogo, non fosse stata lì con me. Una sorta di dissociazione psico-cognitiva, della quale ero perfettamente consapevole. Cercavo, come credo sia naturale, di trovare una spiegazione che non riuscivo neppure a immaginare.

– Era davvero sconvolta – proseguì Mino, quasi per giustificare la moglie. Sul suo volto erano ora visibili rughe d’espressione abbastanza marcate, come se ricordare quei momenti gli risultasse troppo difficoltoso o sgradevole.

Carlo lo interruppe per permettere a Lidia di riprendere il racconto di quel fatto:

– Lidia, cosa ricordi, adesso, del sonno di quella notte? Ti chiedo di descrivermi qualche immagine che magari nei momenti successivi a quel mattino può essere riemersa nella tua memoria. E’ di fondamentale importanza quel che la tua mente cosciente ha conservato di un’eventuale abduction.

La donna si stava concentrando nella ricerca di scene oniriche che ancora la disturbavano. Sul suo viso potevo scorgere lo sconcerto a causa di quanto stava rievocando.

– Io non ricordo altro che alcune scene di un sogno molto strano. Ero stesa su una specie di tavolo operatorio ma non vedevo nessuno degli strumenti tipici di una sala operatoria d’ospedale. Facevo fatica a muovere gli occhi e potevo, inizialmente, soltanto usufruire di una visione verticale, dalla mia posizione fino al soffitto quasi argenteo di quella sala illuminata da una luce diffusa, che non capivo da dove venisse. Poi, alcune voci, quasi in coro, dal suono vagamente metallico, mi spiegarono che potevo, in realtà e facilmente, spostare il viso lateralmente e osservare la scena intorno a me. E allora vidi esseri incappucciati che sembravano alti almeno tre metri e, più lontano, come sullo sfondo di una scena sfocata, alcuni militari in divisa che ci osservavano.

Carlo ebbe un sussulto e le chiese di specificare meglio quel che ricordava di quella scena.

La donna socchiuse gli occhi nel rispondergli:

– Forse potrei parlare di un insieme di scene che si affollano nella mia memoria. Come se quanto ricordo fosse diviso in un insieme di tessere che compongono un puzzle disordinato. La mia mente non risponde più ai miei desideri, io non la trovo più… – e iniziò subito dopo a singhiozzare.

Si prese la testa tra le mani, come per trattenere ricordi che stavano per sfuggirle.

Mino la guardava con preoccupazione, poi intervenne:

– Abbiamo più volte riflettuto insieme sulla possibilità di ricorrere all’ipnosi regressiva. Devo dire che la cosa mi preoccupa anche perché non vorrei che certi ricordi, venendo a galla con una chiarezza migliore, possano in qualche modo portare mia moglie a subire gli effetti di una depressione che è stata fatale a molti addotti. Ho letto storie terribili anche di persone arrivate a suicidarsi.

Carlo mi guardò come per chiedere la mia impressione su quanto avevo ascoltato e io per tutta la risposta, gli indirizzai un’espressione interrogativa al massimo livello. Avevo l’esigenza di parlargli. Egli chiese ai nostri ospiti la possibilità di uscire in balcone per fumare una sigaretta e quindi fare un piccolo break. L’atmosfera era in effetti quasi irrespirabile. Sentivo una tensione palpabile, pulsante, viva quanto lo eravamo noi quattro.

Mino andò a sbloccare la serratura del balcone del soggiorno che si aprì con uno scatto metallico. Quei due si erano barricati in casa.**********

LA TERRA INVASA DAI RETTILI – romanzo disponibile su Amazon.it al prezzo di 0,99 cenmtesimi che potrete scaricare sul vostro pc o dispositivo portatile, senza alcun problema di spostamento, o fila nelle librerie, senza rischiare il contagio del Covid 19 e senza spendere le cifre assurde previste per un libro cartaceo. Un vero prezzo anti-crisi per un romanzo straordinario che vi descriverà la minaccia rettiliana e i veri piani criminali delle Elite terrestri. 

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Lo scontro tra le Elite dividerà gli Stati Uniti?

Nel mio romanzo LA TERRA INVASA DAI RETTILI avevo già parlato dello scontro in atto tra Elite le cui due fazioni in lotta, in molti casi divise al loro interno da differenze procedurali, sono in guerra anche perché ognuna di loro manipolata da un diverso padrone alieno: da una prte i Rettiliani, dall’altra gli Elohim. 

Per questi motivi, si è verificata la nota sostituzione tra papi in Vaticano. Per questi motivi, si stanno per dividere gli Stati Uniti d’America o perlomeno ora se ne parla apertamente. 

Dai 7 ai 17 stati potrebbero seguire il desiderio del Texas di una maggiore autonomia fino alla scissione completa da Washington. Ora, sappiamo che in realtà gli Stati Uniti sono sotto la Chiesa cattolica e quindi il loro scontro interno si riflette nello scontro interno al Vaticano. 

Tutto torna, insieme alla caduta del Conte bis. Conte, protetto dalla simpatia di Trump… Ora avete ogni elemento utile a comprendere la scena che si sta delineando e potrete comprendere anche i particolari. Per il resto, potete leggere il mio romanzo. 

In LA TERRA INVASA DAI RETTILI, gli addotti parlano del dominio dei Rettiliani che deve e vuole cancellare chi gli si può opporre: i residuali Elohim che ancora possono contare sull’appoggio di determinate, grandi famiglie, volgarmente chiamate da tutti noi, parte delle Elite planetarie.

Continuate a comprendere come mai la grande editoria non ne vuole sapere di pubblicare questo, mio, romanzo?

Per voi non è un problema: al prezzo ridicolo di 0,99 centesimi potrete leggerlo cliccando qui.

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Le Elite nella visione di (alcuni) addotti

L’addotto è una persona che sostiene di essere stata rapita da un’entità non di questo mondo. Generalmente, mostra un atteggiamento nervoso, impaurito e instabile. Può aver vissuto momenti di missing time, ovvero nella sua vita, o nella sua memoria, mancano alcuni periodi temporali, come se non li avesse mai vissuti.

Racconta di essere stato prelevato mentre era in un automezzo oppure, quasi sempre, nel letto di casa sua, con i Grigi (esseri alti fino a un metro e venti centimetri, dal colorito grigio e dagli occhi grandi e senza palpebre) che riuscivano a superare le pareti come se non esistessero.

Generalmente racconta anche di ritrovarsi, non sa bene come, dentro una specie di laboratorio, in un letto o superficie più dura, disteso sulla schiena e nell’impossibilità di muoversi. Vede intorno a lui esseri non terrestri che lo esaminano e compiono visite mediche, oppure operazioni chirurgiche, più o meno dolorose ed anche prelievi di vario genere.

Spesso le vittime di adduzione presentano sul corpo tracce di tali interventi come bruciature, ecchimosi o cicatrici molto strane. Non è infrequente rilevare nel loro corpo, microchip minuscoli posizionati in varie parti del tronco o del collo, come nuca, dietro le orecchie, inguine o altre zone superficiali.

In alcuni casi, i piccoli dispositivi sono stati inseriti all’interno del cranio utilizzando la via d’ingresso delle narici.

Gli addotti spesso riferiscono di aver visto, in compagnia degli alieni che descrivono abbastanza chiaramente, alcuni militari terrestri in uniforme.

Bisogna tener conto che questi racconti sono ricordati da un periodo passato in stato di attenzione alterata e che vengono quasi sempre ottenuti tramite ipnosi regressiva perché la memoria di queste persone tende a rimuovere i ricordi troppo spaventosi.

E qui c’è la prima, grande differenza tra addotti: esiste una categoria che non riceve alcuno shock dalle adduzioni e quindi le descrive come un’esperienza trascendentale o comunque non dolorosa o paurosa. Altri, sono letteralmente terrorizzati, neurologicamente instabili e anche feriti. Una sottocategoria della prima comprende l’unione di tipo sessuale che gli addotti riferiscono di aver compiuto con aliene che si offrono per tale rapporto; in genere, si tratta di addotti maschili a essere sollecitati in tal senso, giovani o comunque con la possibilità di fornire un liquido seminale attivo.

Dicevo che i racconti provenienti da queste esperienze si ottengono quasi sempre tramite ipnosi; quando, invece, sono gli addotti a raccontare lberamente, le esperienza narrate non rientrano certamente tra le peggiori possibili.

Mi sono occupato di questo argomento negli ultimi due anni. Fui invitato da un amico di vecchia data a una cena dove avrebbe partecipato un addotto che si stava nascondendo in quanto temeva di poter essere rapito da nemici degli alieni che lo avevano prelevato fin da bambino, con esiti per lui davvero favorevoli.

I suoi benefattori, come li chiamava B., nome convenzionale che si era dato per motivi di assoluta privacy. Era una persona di quasi 60 anni, all’apparenza in ottima salute, e con una erudizione di base che tuttavia non lo limitava affatto nel descrivere con assoluta chiarezza quanto aveva vissuto e soprattuto cosa lo spaventava maggiormente.

Mi riferì una quantità impressionante di informazioni anche sul futuro dell’Umanità. Quanto sapeva, gli era stato riferito da quelli che descriveva come Uomini-drago, nemici giurati dei Rettiliani che accusava di tutti i mali dell’Umanità. A suo dire, i Rettiliani erano tanto nemici dei suoi benefattori quanto degli Elohim, con i quali erano e sono in guerra.

Riferiva che le Elite terrestri da sempre sono divise tra chi ha rapporti, tramite i governi controllati, con i Rettiliani, amici di Grigi e Insettoidi; e chi li ha con gli Elohim, appoggiati da altre razze come Nordici e Pleiadiani.

La conseguenza è una guerra che si svolge su diversi piani dell’esistenza separati da una frequenza spazio-temporale differente. Sulla Terra sta prevalendo ormai da secoli la dominazione rettiliana.

Queste e altre informazioni provenienti dagli addotti le ho riunite nel romanzo LA TERRA INVASA DAI RETTILI, disponibile su Amazon al prezzo minimo di 0,99 centesimi. Potrete scaricare il file comodamente sul vostro computer o su dispositivo portatile in grande sicurezza e senza dovervi recare in libreria, rischiando contagi nel viaggio e nel ritorno, o attendere giorni per ricevere il libro.

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LA TERRA INVASA DAI RETTILI ora disponibile!

Il romanzo LA TERRA INVASA DAI RETTILI è ora disponibile su Amazon. Il più straordinario romanzo di fantascienza che narra le vere rivelazioni di addotti sulla minaccia rettiliana.

Un romanzo di 390 pagine che potete acquistare su Amazon al prezzo ridicolo di 0,99 euro. 

La narrazione inizia con la conoscenza di un addotto, di nome B., che è stato messo sotto la protezione del Gruppo alfa, nome convenzionale per un’organizzazione no profit che si occupa di aiutare in ogni modo possibile quanti dichiarano di essere vittine di rapimento da parte di alieni.

B. è un addotto particolare. Infatti, fin da bambino è stato prelevato ciclicamente da alieni che lui considera benefattori e che sono nemici naturali dei Rettiliani conosciuti quali parassiti dell’Umanità.

Dalla conoscenza di B. inizia un percorso del tutto inaspettato, con la descrizione di alcuni fenomeni di tipo paranormale come il missing time e la rivelazione di incredibili visioni sul vero passato della Terra e della razza umana.

Ben presto, il lettore si rende conto che dallerivelazioni degli addotti e dai risultati delelricerche del Gruppo Alfa, si delinea una guerra cosmica in corso fin dai tempi antichissimi, presente peraltro nelle cronache umane, e in molti reperti documentali e archeologici, tra Anunnaki e Rettiliani che ha visto l’umanità incolpevole spettatrice e spesso vittima.

La minaccia dei Rettiliani, per ora vincitrici nello scontro tra le due civiltà aliene, almeno sullo scenario terrestre, è la vera protagonista del romanzo e della vita attuale sulla Terra, pesantemente dominata dall’Agenda Rettiliana in pieno sviluppo proprio in questi tempi.

Saranno le indicazioni fornite soprattutto da B. a illuminare il lettore su quanto sta avvendendo fino a rendersi conto in modo asoslutamente chiaro della pesante presenza dei Rettili e dell’invasione della Terra in corso.

LA TERRA INVASA DAI RETTILI potrete acquistare il romanzo qui.

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2021 Anno di letteratura e di lotta

Cari lettori, vi devo ritenere lettori selvaggi se seguite questo blog nonostante tutto. Un blog che ha l’unico difetto, che è anche un grande pregio, di dire sempre e comunque la verità.

Non siete in moltissimi che mi seguite: si parla di qualche decina di visualizzazioni di pagine al giorno. Ma siete Voi. E questo è l’unico dato che mi conforta.

Di me sapete tutto quel che serve sapere: scrivo perché non posso farne a meno e mi seguite, penso, per questo motivo in particolare. O forse, semplicemente, perché quel che scrivo vi piace.

Da parte mia, ho dovuto fare una scelta, negli anni scorsi e principalmente nel 2020. Scelta costretta dagli ultimi avvenimenti, quando è stato evidente che l’Agenda Rettiliana era arrivata a un punto di svolta. Prima che ne parlassi io, in questi anni, altri autori vi hanno istruito su queste faccende, in primis David Icke ma anche Corrado Malanga e Mauro Biglino, tra gli Italiani. Vi hanno parlato della più pura e tremenda interferenza aliena che condanna l’Umanità a una vita da schiavi e da bestiame umano. E vi hanno parlato dei molteplici servi e complici che le Elite hanno tra le categorie umane che, da parte loro, collaborano a schiavizzare la nostra gente in ogni modo possibile, compreso creare pandemie e offrire risposte che fanno comodo solo a loro.

L’esperimento riuscito da parte di queste Elite è la creazione di una dittatura sanitaria mondiale che sta stringendo il cappio intorno al collo di tutti i popoli della Terra. Ma attenzione: le Elite sono abilissime a creare le crisi per poi offrire le soluzioni che fanno comodo solo a loro stesse. False cure comprese.

Dovete capire e saper discernere quando vogliono obbligarvi a fare qualcosa e per quale motivo. In primis, l’hanno fatto con le religioni, poi con le dittature, poi ancora con lo scientismo. Ora ci provano con l’emergenza sanitaria e la paura.

Un malanno, qualunque malanno, è un problema sanitario da risolvere. Ma la salute torna secondo il modo in cui lo risolvi. Bestie che vi hanno ridotto a lavorare fintanto che crollate a terra, che vi hanno privato, spesso del necessario sostentamento per tenere bassa l’inflazione, che hanno sempre tagliato le risorse a disposizione della sanità pubblica, secondo voi, oggi si possono rendere protagonisti della vostra soluzione migliore? Tutto questo è pensabile o possibile?

Volete continuare a comportavi da bestiame umano condotto dai pastori verso il macello deciso dai Rettili?

Questi concetti ho riunito nella narrazione del romanzo di fantascienza LA TERRA INVASA DAI RETTILI, creato mediante le rivelazioni che alcuni addotti mi hanno riservato. Una narrazione terribile, e non solo per il tema che tratta ma per le conclusioni che induce a trarre.

Non si tratta di un argomento nuovo, si tratta di nuovi chiarimenti sull’argomento già conosciuto dell’Agenda Rettiliana.

Chi sono i Rettiliani? Sono esseri provenienti da un’altra galassia, e più precisamente, dalla Costellazione del Drago, e che da milioni di anni si sono resi protagonisti della più ampia predazione dei popoli che incontravano nelle loro scorribande. Arrivarono per primi, probabilmente, su questa Terra, appena dopo la terraformazione prodotta dai Censori, una popolazione antichissima che è alla base della Creazione stessa, probabilmente; oppure discende direttamente dall’Uomo Primo creato dal Demiurgo come vero e proprio inizio della generazione umana.

I Rettiliani che arrivarono, una comunità di ribelli rispetto l’ordine che si era sviluppato in patria, trovarono alcuni esseri poco più che primati, in pratica ominidi, a cui dedicarono la prima ibridazione che ancora oggi si può facilmente comprendere nella nostra fisiologia. Aggiunsero quella parte del cervello che chiamiamo rettiliana appunto.

La generazione creata da questi Rettiliani si sviluppò fino a delineare la razza dei Neanderthal.

Su questa ultima razza, influì pesantemente un altro popolo lontano, proveniente dal sistema della stella di Nibiru, che i testi sacri ricordano con il nome di Anunnaki o Nephilim. Questi ultimi, per motivi di pura e semplice convenienza spicciola, ovvero la necessità dicrearsi operai intelligenti e capaci, donarono ai Neanderthal parte del loro corredo genetico, creando l’Homo Sapiens. Un prototipo che loro chiamavano Adam.

Per motivi spiegati nel romanzo, costoro furono costretti a lasciare precipitosamente il nostro pianeta, più o meno durante il periodo narrato da Giuseppe Flavio e quindi dopo la storia narrata dai Vangeli cristiani a proposito della nascita, morte e resurrezione del Cristo. Era allora già in corso una terribile guerra cosmica tra i Rettiliani e gli Anunnaki oltre altri popoli extraterrestri che volevano e vogliono difendersi dall’espansionismo rettiliano.

Gli Annunaki lasciarono un presidio di loro soldati al fine di creare una resistenza contro l’invasione rettiliana della Terra. Infatti, dalla madre patria dei Rettili, un contingente di guerrieri aveva già localizzato e raggiunto i fuggitivi che erano riparati sul pianeta che avremmo considerato nostro.

Quel che la storia umana tralascia completamente di raccontare è appunto la guerra continua e continuata che si è svolta nel nostro pianeta tra il contingente di Anunnaki rimasto a resistere e gli invasori Rettiliani. Le principali guerre che la cronologia umana ricorda si sono combattute sempre nel segno di questa rivalità tra due razze aliene principali. Fino ai giorni nostri dove lo scontro in corso tra le Elite rappresenta perfettamente lo scontro atavico tra Rettiliani e Annunaki.

E quel che sta avvenendo ai giorni nostri, lo racconto in LA TERRA INVASA DAI RETTILI, in uscita su Amazon nelle prossime 72 ore!  

Controllate la mia pagina Amazon, e questo blog, e troverete il romanzo a soli 0,99 centesimi, prezzo ridicolo applicato per Voi a tutta la mia produzione letteraria.

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LA TERRA INVASA DAI RETTILI / 5

L’interferenza aliena sulla vita e le relazioni sul nostro pianeta è uno dei principali temi dell’Ufologia contemporanea. All’interno di questo vastissimo campo di studi e di relative ricerche, il problema rappresentato dagli addotti è indubbiamente aderente al tentativo di ricavare un insieme di prove testimoniali di rilevantissima importanza da dover inserire in una casistica adeguata, ma significa anche doversi occupare di un insieme di casi umani da dover considerare e ai quali offrire comprensione e soccorso.

Per quel che conosco, soprattutto Corrado Malanga, in venti anni di studi, ha portato a conoscenza delle masse quanto compreso dagli addotti tramite l’ipnosi regressiva, ovvero parlando con l’inconscio dei soggetti rapiti da alieni e talvolta dialogando sia con le larve che li stavano parassitando, sia con la cosiddetta Anima che si abbinava al loro essere. Di questi due elementi, il cui studio porta a dover esercitare il tentativo di comprendere i sintomi denunciati dalle vittime tramite le conoscenze proprie della Parapsicologia, credo sia interessante parlare in questo post.

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Premetto che nel momento in cui ho iniziato a interessarmi seriamente di addotti, come spiego nel libro, ero reduce da ben 41 anni di studi sulla parapsicologia e i fenomeni paranormali in genere. Avendo potuto riscontrare fin da bambino alcuni casi di medianità clamorosi nella mia famiglia, a soli 15 anni avevo iniziato un percorso di conoscenza di questi temi. Erano l’anno 1978 e in Italia era vivissimo l’interesse su tali studi grazie alla notorietà di personaggi come Massimo Inardi, Emilio Servadio e Leo Talamonti.

Nel 2018, invece, mi trovai a conoscere un addotto che mi fu presentato con il nome convenzionale di B. Era una persona di una certa età, che asseriva di essere stato rapito da alieni che chiamava Uomini-Drago, il cui comportamento benevolo e rassicurante, avevano procurato in lui un grande desiderio di rivederli. Quindi un addotto particolare, non traumatizzato, e senza dubbio felice dell’esperienza vissuta. Questi alieni erano del tutto simili a quelli descritti da Fortunato Zanfretta con il nome di Dargos.

Il suo problema era il terrore di essere rapito, quindi di essere cacciato, da un’altra razza di Rettiliani concorrente con la prima, ovvero i Rettiliani – tipo che conosciamo soprattutto dalle descrizioni di David Icke e Credo Muttwa. Questo tipo di rettili mostra un atteggiamento predatorio verso ogni razza che incontra e risulta in guerra con varie civiltà extraterrestri, oltre a parassitare l’intera razza umana e cercaredi estinguere proprio i benefattori di B.

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Un mio amico, che chiamo Carlo nel romanzo (per garantire la riservatezza necessaria ai personaggi descritti nel libro, i nomi sono tutti inventati) faceva parte di un gruppo di persone riunite con l’intento di proteggere gli addotti in modo tale da garantire loro anche il massimo anonimato.

Nel corso dei due anni di ricerche, raccontati nel libro, ho conosciuto altre persone che si definivano addotti, ovvero erano certi di essere stati rapiti da esseri non terrestri.

Quel che ho visto e sentito, dunque da testimoni di certi eventi, fa parte del romanzo che definire un racconto fantascientifico è possibile solo partendo da una lettura superficiale. Come quando accadde con la serie televisiva Visitors, che sconvolse lo stomaco e i pensieri di molti spettatori.

Certo, poteva sembrare una serie fantascientifica come tante, eppure quelle scene di Rettiliani muta-forma che ingoiavano topi vivi per nutrirsi, oltre a prepararsi uno spuntino migliore con molti esseri umani impacchettati come salami nelle loro astronavi, fu un pugno nello stomaco per tanti spettatori.

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Non vi resta che farvi la vostra opinione leggendo LA TERRA INVASA DAI RETTILI che sarà a vostra disposizione nei primissimi giorni del 2021, con l’ultima stesura rivista e corretta dato che ho deciso di includere nel testo alcuni eventi accaduti recentemente. Altri, saranno narrati nel seguito di questo romanzo.

Come spiegato nei post precedenti, ho inviato ad alcuni editori il testo per ottenere una pubblicazione che sia disponibile nelle librerie italiane. Se non dovessi riuscire in questo intento, potrete comunque scaricare il libro tramite Amazon a un prezzo davvero ridicolo che non mi ripagherà comunque neanche delle spese sostenute ma che potrà dare a voi la giusta definizione di cosa significa l’interferenza aliena sulla Terra.