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Irlanda vs Resto D’Europa

Non so se gli Irlandesi approveranno il Trattato di Lisbona, cioè la nuova costituzione europea oppure no. Non mi preoccupa neanche di cosa comporterà l’eventuale approvazione di tale documento (potete leggerlo cliccando questo link:http://eur-lex.europa.eu/JOHtml.do?uri=OJ:C:2007:306:SOM:IT:HTML). Sono preoccupatissimo, per non dire allarmato, pensando che solo 4,2 milioni di Irlandesi saranno chiamati a decidere su 495 milioni di Europei. Che razza di democrazia stiamo sostenendo? E’ questa l’Europa dei popoli? Perché non affidare ad un euro-referendum l’intera questione? Di cosa hanno paura i potentati continentali? Domande ben più assillanti, a mio avviso, di quel che può uscire dalle urne della verde Irlanda. Torneremo sul Trattato di Lisbona se sarà approvato in quanto contiene non pochi cambiamenti per la vita comune e una certa perdita di sovranità nazionale. Se ciò sia un bene o meno lo decideranno altri e non noi Italiani. Per questo rimprovero la nostra fallimentare partitocrazia, vero male di questo Paese, che si lascia scippare anche l’occasione per stabilire quale sarà il nostro futuro istituzionale. Perché noi abbiamo paura della democrazia referendaria, vera democrazia di base, e l’Irlanda no. Che tristezza.

Un appuntamento da ricordare

Ricevo e vi ripropongo questo messaggio per non dimenticare un appuntamento irrinunciabile:

L’Italia non ha una informazione libera. Questo è il motivo
per il quale nessuna televisione, nessun giornale sta
promuovendo il referendum del 25 aprile per una
“Libera informazione in un libero Stato”. Sarebbe la loro fine.
Ho bisogno del tuo aiuto. Diffondi la notizia e i punti di
raccolta delle firme elencati di seguito.

Invia questa email a tutti coloro che vogliono una
informazione libera in Italia per firmare il 25 aprile
per i tre referendum:

1- abolizione dell’ordine dei giornalisti di Mussolini
2- cancellazione dei contributi pubblici all’editoria, che la rende
dipendente dalla politica
3- eliminazione del Testo Unico Gasparri sulla radiotelevisione, per
un’informazione libera dal duopolio Partiti-Mediaset

Il 25 aprile saremo in 460 punti in tutta Italia
e in città su 5 continenti.
Trova quello più vicino a te su: http://www.beppegrillo.it/v2day/mappa/

Coraggio!
Beppe Grillo.

PS Stampa e diffondi anche il volantino:
http://www.beppegrillo.it/immagini/immagini/volantino_v2-day.pdf

Tre referendum da non perdere

Dal blog di Beppe Grillo tre spifferi di vera democrazia nell’arido panorama della invadenza partitica italiana: 3 referendum da non perdere, e vi dico perchè!

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In breve, qui si tratta di abolire tre vere storture nazionali, tre affronti alla ragionevolezza, tre insulti alla vera democrazia. Partecipando ai referendum proposti da Grillo e soci, avremo l’opportunità di abolire i contributi statali all’editoria, potremo cancellare l’ordine dei giornalisti e infine eliminare per sempre la ridicola legge Gasparri sulla spartizione dell’etere. Vi pare poco?

La Stampa in tutto il mondo è sinonimo di libertà e controllo del potere politico. Noi abbiamo uno Stato che la sovvenziona (milioni di euro agli editori dei giornali, ai partiti che pubblicano i fogli appunto di partito e persino a qualche bollettino parrocchiale… incredibile ma vero!) e questi soldi li prendono proprio tutti, compresi quelli che urlano a Roma ladrona, poi incassano come gli altri. Come potrebbero i giornali essere sinonimo di libera informazione se prendono i soldi da chi dovrebbero controllare?

A questo è collegato l’altro referendum sull’abolizione dell’ordine dei giornalisti che in pratica esiste solo da noi: decidono loro chi può scrivere sui giornali e chi no. Ridicolo. Io scrivo qui, quel che mi pare e se qualcuno prova a tapparmi la bocca o impormi patenti per potermi esprimere liberamente, per me è un dittatore.

Infine la perfida legge Gasparri, fatta ad uso e consumo del padrone berlusconiano che tanto comodo ha fatto anche alla Sinistra dato che in due anni di governo non hanno trovato il modo per eliminarne le storture ed i vizi originari.

Tutti parliamo e vogliamo più democrazia: questi 3 referendum sono un’opportunità storica e la verve di Grillo impedirà che una volta effettuati e cancellate le leggi oggetto della consultazione, il tutto resti nel cassetto del potere politico.