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Qualche chiarimento su questo blog

Vorrei spiegare meglio la mia decisione di ospitare su questo blog molte delle iniziative di Beppe Grillo compresi i video in  diretta il lunedì (visibile anche in differita) delle chiacchierate di Marco Travaglio. Non conosco personalmente nessuno dei due e tuttavia in virtù delle garanzie costituzionali (articolo 21) note a tutti ritengo che chiunque debba potersi esprimere come meglio crede. Certo, entrambi hanno molteplici spazi su internet, tv e giornali ma si dà il caso che qui da me troveranno ospitalità certa tutti quelli che risultano scomodi o invisi a qualcuno che sia molto potente o molto cattivo. Credo sia mio dovere offrirvi questo servizio, oltre ad annoiarvi con le mie modeste creazioni letterarie. Eppoi ho imparato che se un essere umano si pone in linea di collisione con i poteri forti, l’unico modo per dimostrargli solidarietà è replicare cento, mille, milioni di volte le sue parole. Ora, non sempre sono d’accordo con quanto dicono Grillo e Travaglio, anzi spesso mi piacerebbe poter contraddire certe affermazioni che non condivido; tuttavia in Italia da un po’ tira una brutta aria (non mi riferisco in particolare al Governo Berlusconi: non è che il precedente fosse, a mio avviso, molto meglio…ricordate il tentativo di imbavagliare i blog?) e dato che Internet è un’area libera e tale deve restare, almeno questo strumento di incredibile portata dobbiamo tutti metterlo a disposizione per il bene comune, oltre ai nostri personali interessi. La libertà di pensiero e d’espressione è senz’altro bene comune.

Ovviamente, aspetto i vostri commenti, visto che le suddette possibilità devono risultare alla portata di tutti. E se vorrete, grazie a questo ed altri siti, potrete sempre aprire un vostro spazio e riempirlo con le voci che preferirete. Se non è libertà questa…

Un appuntamento da ricordare

Ricevo e vi ripropongo questo messaggio per non dimenticare un appuntamento irrinunciabile:

L’Italia non ha una informazione libera. Questo è il motivo
per il quale nessuna televisione, nessun giornale sta
promuovendo il referendum del 25 aprile per una
“Libera informazione in un libero Stato”. Sarebbe la loro fine.
Ho bisogno del tuo aiuto. Diffondi la notizia e i punti di
raccolta delle firme elencati di seguito.

Invia questa email a tutti coloro che vogliono una
informazione libera in Italia per firmare il 25 aprile
per i tre referendum:

1- abolizione dell’ordine dei giornalisti di Mussolini
2- cancellazione dei contributi pubblici all’editoria, che la rende
dipendente dalla politica
3- eliminazione del Testo Unico Gasparri sulla radiotelevisione, per
un’informazione libera dal duopolio Partiti-Mediaset

Il 25 aprile saremo in 460 punti in tutta Italia
e in città su 5 continenti.
Trova quello più vicino a te su: http://www.beppegrillo.it/v2day/mappa/

Coraggio!
Beppe Grillo.

PS Stampa e diffondi anche il volantino:
http://www.beppegrillo.it/immagini/immagini/volantino_v2-day.pdf

Tre referendum da non perdere

Dal blog di Beppe Grillo tre spifferi di vera democrazia nell’arido panorama della invadenza partitica italiana: 3 referendum da non perdere, e vi dico perchè!

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In breve, qui si tratta di abolire tre vere storture nazionali, tre affronti alla ragionevolezza, tre insulti alla vera democrazia. Partecipando ai referendum proposti da Grillo e soci, avremo l’opportunità di abolire i contributi statali all’editoria, potremo cancellare l’ordine dei giornalisti e infine eliminare per sempre la ridicola legge Gasparri sulla spartizione dell’etere. Vi pare poco?

La Stampa in tutto il mondo è sinonimo di libertà e controllo del potere politico. Noi abbiamo uno Stato che la sovvenziona (milioni di euro agli editori dei giornali, ai partiti che pubblicano i fogli appunto di partito e persino a qualche bollettino parrocchiale… incredibile ma vero!) e questi soldi li prendono proprio tutti, compresi quelli che urlano a Roma ladrona, poi incassano come gli altri. Come potrebbero i giornali essere sinonimo di libera informazione se prendono i soldi da chi dovrebbero controllare?

A questo è collegato l’altro referendum sull’abolizione dell’ordine dei giornalisti che in pratica esiste solo da noi: decidono loro chi può scrivere sui giornali e chi no. Ridicolo. Io scrivo qui, quel che mi pare e se qualcuno prova a tapparmi la bocca o impormi patenti per potermi esprimere liberamente, per me è un dittatore.

Infine la perfida legge Gasparri, fatta ad uso e consumo del padrone berlusconiano che tanto comodo ha fatto anche alla Sinistra dato che in due anni di governo non hanno trovato il modo per eliminarne le storture ed i vizi originari.

Tutti parliamo e vogliamo più democrazia: questi 3 referendum sono un’opportunità storica e la verve di Grillo impedirà che una volta effettuati e cancellate le leggi oggetto della consultazione, il tutto resti nel cassetto del potere politico.