Archivi tag: la versione del rettiliano

Conoscenze vietate

Gli occhi azzurri della donna mi scrutavano con una quiete quasi ipnotica ma erano velati come se quella persona avesse pianto da poco.

– Scrive romanzi, vero? – mi chiese all’improvviso, accennando un sorriso.

– È la mia unica attività, ora che ho lasciato il vecchio lavoro part-time in un grande ufficio.

– Goffredo mi ha parlato di lei. Vi siete conosciuti a Viterbo.

– Sì. Era il periodo in cui cercavo di capire qualcosa sul mondo degli addotti.

– Cosa ne pensa?

Guardai Goffredo che mi sembrava impassibile durante quel colloquio. Avevo la netta sensazione di essere oggetto di un interrogatorio teso a indagare sulla mia psiche. Dall’espressione del mio amico, però, non traspariva alcun sentimento particolare.

Istintivamente, lo giudicavo da sempre degno della massima fiducia. In lui sentivo una correttezza quasi maniacale ma forse si trattava di un atteggiamento studiato.

– Gli addotti – risposi – costituiscono un mondo affascinante ma per loro altamente tragico. Sono terrorizzati, quasi sempre, dall’idea di cadere di nuovo nelle grinfie dei loro rapitori alieni. Per me, sono stati i protagonisti della scoperta di un mondo affascinante, del quale non avevo sentore. Provenivo da un lungo periodo di ricerche riguardo le percezioni extrasensoriali. Mi sono occupato per anni di parapsicologia.

– Interessante. Cosa ha scoperto? Parlo dei suoi studi parapsicologici. Per qualche anno, in Italia, non si è parlato d’altro.

– Ero piccolo. Televisione, editoria, giornali e programmi radiofonici erano impegnati nel diffondere la consapevolezza che esistono possibilità non esplorate del nostro essere e che attengono alla capacità di poter conoscere realtà parallele alla nostra e forse superiori. Uomini colti e di grande sensibilità conducevano con metodi di catalogazione scientifica studi sui sensitivi, i principali oggetti di ricerca per la loro indubbia capacità paranormale. Sensi aggiuntivi ai sensi fisici che permettevano a questi esseri umani di percepire quel che la maggioranza non poteva, o voleva, fare.

– Come mai ha smesso di occuparsene?

– Non ho smesso ma all’improvviso, nel 1978, il contrordine ufficiale emesso proprio tramite la televisione di stato che doveva porre fine a quell’intensa e brillante stagione di ricerche. Una trasmissione chiaramente tesa a dimostrare che la parapsicologia e i suoi studi fossero una pia illusione, compì in fretta un lavoro di demolizione per certi versi esemplare con un impatto devastante sulla coscienza collettiva. Gli appassionati sinceri, molto più della platea dei semplici curiosi, capirono immediatamente che si trattava di un input del governo occulto della nostra società teso a farci dimenticar che esiste qualcosa, qualunque cosa, oltre la nostra prigione materiale.

– Lei cosa pensò di fare?

– Continuai a studiare per conto mio, mentre il discredito veniva sparso artatamente verso i principali esponenti di quel movimento culturale. Furono create ad hoc organizzazioni che si intestarono il compito di spiegarci cosa fosse reale e cosa non lo fosse ponendo l’accento sulla categoria dei truffatori che ha sempre infestato il mondo dei medium. Tali organizzazioni hanno poi proseguito la loro attività anche nel togliere credibilità puntualmente alle continue cronache di rapporti tra umani e gli alieni. L’ufologia impazzava soprattutto negli Stati Uniti e anche da noi arrivò con elementi addirittura roboanti in confronto alle più pacate e introverse indagini parapsicologiche. Ne intuii immediatamente il collegamento anche se non fu facile, per me, all’inizio.

Madame Clermont guardò verso il soffitto come se si trattasse di concetti che tante volte aveva dovuto sentire.

– Un sano ricercatore in un mondo tumultuoso che si occupa di dirigere le nostre ricerche a piacimento?

– Pe me si trattava di unire i fili di tanti mondi separati e ugualmente coinvolgenti. Mi occupavo già allora dei testi redatti dai primi autori di quella che sarà definita la Teoria degli Antichi Astronauti che constatai collegarsi immediatamente alle mie conoscenze in capo antropologico e di catalogazione delle religioni mondiali. Potevo occuparmi di tali questioni solo saltuariamente dato che, come ogni essere umano in età adulta, dovevo soprattutto pensare a trovarmi un’occupazione ne una moglie. La diffusione di Internet mi aiuto non poco.

– Apparentemente. Hanno diffuso alcune conoscenze alle masse per impedire ai più avanzati nella ricerca di continuare le vere esplorazioni nei sotterranei più nascosti, negli archivi polverosi e soprattutto negli anfratti occultati. Ancora oggi è vietato viaggiare in alcuni luoghi del pianeta, come l’Antartide, osservare la Terra dall’altezza presunta dei satelliti e soprattutto capire cosa esiste veramente in fondo agli oceani. Hanno sovrapposto le loro infrastrutture concettuali, come le mappe digitali, alle vere mappe stilate dagli antichi cartografi che non avevano ovviamente alcun motivo per mentire ai loro contemporanei. Il nostro mondo è realmente frutto dell’immaginazione di costoro, di questi abili truffatori, in grado di manipolare la nostra consapevolezza come e quando vogliono con mille arti mistificatorie. Non potevano dirci di non studiare e allora hanno riempito i libri universitari con le menzogne più svariate e fantasiose spacciate per grandi verità assolute. Non potevano impedirci di esplorare e quindi hanno pensato bene di costruire confini inesistenti per meglio annullare quelli esistenti, raccontandoci di essere in prigione dentro la prigione di un pianeta ondeggiante in uno spazio vuoto. Il modo migliore per impedire lo sviluppo di una conoscenza è inventarne una inesistente e continuano a proporre identico schema da sempre. Voi sapete bene cosa stiano facendo oggi stesso attuando una strategia globale in quello che ci descrivono come il mondo conosciuto. Dopo aver potenziato un virus influenzale, lo hanno diffuso in più regioni mondiali proclamando con i loro megafoni istituzionali una pandemia spaventosa. Hanno quindi riempito di cadaveri gli ospedali, poi hanno cominciato con eliminare le libertà civili e economiche delle persone fino a infiltrare nelle loro vene sostanze di cui non conosciamo, ufficialmente, la composizione ma che provocano decessi e invalidità come conseguenza collaterale. Anche questo fa parte del loro esperimento. Non ci sfugge, tuttavia, il loro impegno principale: abbassare la frequenza vibratoria degli esseri umani per continuare a tenere piena di morti viventi la loro prigione preferita.

Le parole dell’anziana signora rimbombarono in quella stanza come l’eco di gole montane. Appena alzava il timbro della sua voce, l’energia sonora andava riempiendo l’ambiente in cui ci trovavamo con un effetto molto curioso e insolito.

estratto dal romanzo inedito La versione del rettiliano di Marco Caruso 

solo su Amazon in questa pagina dove potrete scaricare romanzi e racconti a soli 0,99 centesimi e solo per i lettori di questo blog!

L’imbarazzo dello scrittore di fantascienza

Ad un certo punto della contrapposizione sociale e politica in corso, si è aperta una fortissima polemica interna al fronte di quella parte di popolazione che si oppone alla dittatura sanitaria. Il punto del dibattito, molto feroce e paragonabile al contendere tra sostenitori dei vaccini e contrari a tutti o parte dei vaccini, è il seguente: l’esistenza o meno del famigerato Sars Cov 2 o Covid 19.

Patrimonio comune del mondo che si oppone alla dittatura sanitaria è la consapevolezza del tentativo fatto dalle Elite di stabilire un Nuovo Ordine Mondiale basato sul completo controllo delle masse e sulla loro totale adesione ai diktat statali o sovranazionali (la UE tanto decantata dai mondialisti non è ancora un super-stato)

Chi stabilisce questo Nuovo Ordine Mondiale è l’insieme di grandi potentati chiamato Elite, quindi organizzazioni sovranazionali in grado di muovere capitali la cui consistenza è superiore al PIL di intere nazioni, come pure la capacità di controllare l’industria, la tecnologia, le comunicazioni. Un vero super-stato mondiale. Da oltre 50 anni, negli Stati Uniti il concetto di Deep State, e quindi l’esistenza di un vero governo-ombra che condiziona del tutto o in parte l’attività del governo reale, è fortissimo e ampiamente diffuso nella popolazione.

Un’evoluzione di questo discorso delle Elite riguarda una piccola parte di intellettuali che continuano a descrivere le Elite umane nella condizione di essere manipolate o comunque controllate da gerarchie aliene al fine di operare per loro mandato.

Io sono tra questi ultimi intellettuali. Lo potete leggere nei miei romanzi che idenfico con l’aggettivo fantascientifico. Il motivo è molto semplice: tramite la fantascienza si può parlare veramente di tutto. Si tratta di utilizzare un ombrello per potersi riparare da accuse più o meno lesive o gravi. Ombrello narrativo utilizzato da moltissimi autori che hanno in realtà semplicemente descritto il mondo che sarebbe venuto in futuro oppure il mondo celato agli sguardi della quasi totalità della popolazione.

Parliamo di narrativa. Eppure la religione, o meglio l’insieme di religioni mondiali, ha praticamente compiuto identica operazione nei millenni passati. Un gruppo di sacerdoti o alti prelati ha monopolizzato l’esistenza di uno o più dei utilizzando questi concetti al fine di sottomettere gli altri esseri umani. Anche in questo ambito antropologico si può identificare un intervento alieno. Trovate questo nei miei libri e nei libri di moltissimi autori facenti parte della corrente di pensiero identificabile nella Teoria degli Antichi Astronauti.

La politica ha fatto la stessa cosa e la scienza, tanto decantata, ugualmente ha cambiato mille e mille volte le proprie catalogazioni.

Si parla, quindi, di teorie più o meno dimostrabili con grande difficoltà e infatti è molto più facile e immediato poter descrivere determinati concetti con la scusa della narrativa.

Senza darlo a vedere o farlo immaginare, i mezzi odierni di comunicazione di massa compiono ancora la stessa, medesima, operazione. Le notizie sono filtrate, manipolate e in parte censurate.

Si confonde la notizia con il commento e le ragioni o le idee con fatti ed eventi. Una prassi consolidata, è inutile confutarlo o meno. C’è persino, tra i grandi divulgatori,  chi ha palesemente annunciato di non voler ospitare opinioni contrarie alla narrazione pandemica attuale come se le idee fossero in minima parte censurabili.

Noi stessi, siamo sempre certi, sicuri, assolutamente convinti che quel che percepiamo sia reale?

Del resto, possiamo asserire con assoluta convinzione che esista una sola realtà tramite la quale sia possibile discernere il vero dal falso?

Specialmente se siamo sostenitori della Matrice, quindi di un’illusione sensoriale che condiziona completamente la nostra capacità cognitiva, illudendo persino i cinque sensi tradizionali, come potremmo ritenerci in grado di capire se quel che percepiamo è reale o illusorio e quindi ingannevole?

Scrivendo fantascienza, in questi anni di incessante ricerca, mi sono posto questi dilemmi più volte e sono perfettamente conscio che questo tipo di pensieri potrebbe essere valutato un disturbo cognitivo o persino un inizio di dissociazione cognitiva. Non potrei continuare a cercare se mi fermassi a questo tipo di considerazioni su me stesso.

Tornando al dilemma iniziale, l’esistenza del coronavirus responsabile della presunta pandemia è centrale nel discorso della dittatura sanitaria che le Elite stanno cercando indubbiamente di consolidare tramite l’uso di patenti, in Italia chiamate Green Pass, per poter agire nel mondo civile e quindi escludere chi non le vuole o le può conseguire.

Ebbene, mi risulta che il Coronavirus Covid 19 non sia mai stato chiaramente identificato, quindi isolato. Eppure ha un nome, quindi dovrebbe esistere ed è anche associato a una serie di disturbi gravi e meno gravi che possono portare alla morte per le conseguenze dell’azione virale.

Secondo Wikipedia Italia, questo virus fa parte di un ceppo virale della specie coronavirus correlato alla SARS facente parte del genere Betacoronavirus della famiglia delle Coronaviridae, sottogenere Sarbecovirus, scoperto intorno alla fine del 2019; si tratta del settimo coronavirus riconosciuto in grado di infettare gli esseri umani.

Ho riportato la definizione esatta.

Capite quanto furono facili le operazioni mediatiche e sociali compiute da chi sosteneva che esisteva un dio associato al fulmine piuttosto che alla luce solare o all’ombra? Costoro utilizzavano la percezione di fenomeni naturali per giustificare l’esistenza o la sussistenza di divinità o spiriti che li provocavano oppure li usavano per manifestarsi.

Interessantissimo è il seguito che Wikipedia Italia utilizza per descrivere l’esistenza di questo virus:
Il virus è stato sequenziato genomicamente dopo un test di acido nucleico effettuato su un campione prelevato da un paziente colpito da una polmonite, di cui non si conosceva la causa, all’inizio della pandemia del 2019-2021 a Wuhan

Pertanto è chiaro che mentre un paziente moriva di polmonite, hanno trovato nel suo organismo un virus che secondo i ricercatori aveva provocato la morte nel sito di Wuhan. Non si capisce se questo sia il famoso Paziente 0 ovvero il primo ad aver accusato questi sintomi nell’essere umano.

Per il resto, sappiamo che i coronavirus sono un insieme di agenti virali e secondo la narrativa scientifica possono provocare molti disturbi dai lievi ai più gravi. Avete mai visto o incontrato un signor coronavirus? No di certo. O almeno se lo avete incontrato, non ve ne siete accorti.

Il molto piccolo come l’enormemente grande sono perfettamente utilizzabili per giustificare o evocare qualunque cosa o evento o accadimento. Per il semplice fatto che non li possiamo percepire o chiaramente distinguere con l’utilizzo dei cinque sensi.

Si potrebbe pensare che sto parlando di filosofia e non di scienza. Certo che sì, ma vi pare coerente, se non scientifico,  il discorso puramente oggettivo fatto riguardo questo micidiale, invisibile, coronavirus?

Cosa significa sostenere che un insieme di coronavirus sia stato rinvenuto all’interno dell’organismo di persone decedute? Sono stati rinvenuti sicuramente miliardi di batteri e di cellule organiche e dobbiamo dunque ritenere che siano parimenti responsabili di quella morte? E se fossero stati, tutti insieme, responsabili di quella vita e non aver causato la morte seguente?

Bene, non sappiamo ancora esattamente cosa sia la vita e cosa sia la morte ma procediamo.

Estratto dal libro inedito La Versione del Rettiliano – di Marco Caruso