L’imbarazzo dello scrittore di fantascienza

Ad un certo punto della contrapposizione sociale e politica in corso, si è aperta una fortissima polemica interna al fronte di quella parte di popolazione che si oppone alla dittatura sanitaria. Il punto del dibattito, molto feroce e paragonabile al contendere tra sostenitori dei vaccini e contrari a tutti o parte dei vaccini, è il seguente: l’esistenza o meno del famigerato Sars Cov 2 o Covid 19.

Patrimonio comune del mondo che si oppone alla dittatura sanitaria è la consapevolezza del tentativo fatto dalle Elite di stabilire un Nuovo Ordine Mondiale basato sul completo controllo delle masse e sulla loro totale adesione ai diktat statali o sovranazionali (la UE tanto decantata dai mondialisti non è ancora un super-stato)

Chi stabilisce questo Nuovo Ordine Mondiale è l’insieme di grandi potentati chiamato Elite, quindi organizzazioni sovranazionali in grado di muovere capitali la cui consistenza è superiore al PIL di intere nazioni, come pure la capacità di controllare l’industria, la tecnologia, le comunicazioni. Un vero super-stato mondiale. Da oltre 50 anni, negli Stati Uniti il concetto di Deep State, e quindi l’esistenza di un vero governo-ombra che condiziona del tutto o in parte l’attività del governo reale, è fortissimo e ampiamente diffuso nella popolazione.

Un’evoluzione di questo discorso delle Elite riguarda una piccola parte di intellettuali che continuano a descrivere le Elite umane nella condizione di essere manipolate o comunque controllate da gerarchie aliene al fine di operare per loro mandato.

Io sono tra questi ultimi intellettuali. Lo potete leggere nei miei romanzi che idenfico con l’aggettivo fantascientifico. Il motivo è molto semplice: tramite la fantascienza si può parlare veramente di tutto. Si tratta di utilizzare un ombrello per potersi riparare da accuse più o meno lesive o gravi. Ombrello narrativo utilizzato da moltissimi autori che hanno in realtà semplicemente descritto il mondo che sarebbe venuto in futuro oppure il mondo celato agli sguardi della quasi totalità della popolazione.

Parliamo di narrativa. Eppure la religione, o meglio l’insieme di religioni mondiali, ha praticamente compiuto identica operazione nei millenni passati. Un gruppo di sacerdoti o alti prelati ha monopolizzato l’esistenza di uno o più dei utilizzando questi concetti al fine di sottomettere gli altri esseri umani. Anche in questo ambito antropologico si può identificare un intervento alieno. Trovate questo nei miei libri e nei libri di moltissimi autori facenti parte della corrente di pensiero identificabile nella Teoria degli Antichi Astronauti.

La politica ha fatto la stessa cosa e la scienza, tanto decantata, ugualmente ha cambiato mille e mille volte le proprie catalogazioni.

Si parla, quindi, di teorie più o meno dimostrabili con grande difficoltà e infatti è molto più facile e immediato poter descrivere determinati concetti con la scusa della narrativa.

Senza darlo a vedere o farlo immaginare, i mezzi odierni di comunicazione di massa compiono ancora la stessa, medesima, operazione. Le notizie sono filtrate, manipolate e in parte censurate.

Si confonde la notizia con il commento e le ragioni o le idee con fatti ed eventi. Una prassi consolidata, è inutile confutarlo o meno. C’è persino, tra i grandi divulgatori,  chi ha palesemente annunciato di non voler ospitare opinioni contrarie alla narrazione pandemica attuale come se le idee fossero in minima parte censurabili.

Noi stessi, siamo sempre certi, sicuri, assolutamente convinti che quel che percepiamo sia reale?

Del resto, possiamo asserire con assoluta convinzione che esista una sola realtà tramite la quale sia possibile discernere il vero dal falso?

Specialmente se siamo sostenitori della Matrice, quindi di un’illusione sensoriale che condiziona completamente la nostra capacità cognitiva, illudendo persino i cinque sensi tradizionali, come potremmo ritenerci in grado di capire se quel che percepiamo è reale o illusorio e quindi ingannevole?

Scrivendo fantascienza, in questi anni di incessante ricerca, mi sono posto questi dilemmi più volte e sono perfettamente conscio che questo tipo di pensieri potrebbe essere valutato un disturbo cognitivo o persino un inizio di dissociazione cognitiva. Non potrei continuare a cercare se mi fermassi a questo tipo di considerazioni su me stesso.

Tornando al dilemma iniziale, l’esistenza del coronavirus responsabile della presunta pandemia è centrale nel discorso della dittatura sanitaria che le Elite stanno cercando indubbiamente di consolidare tramite l’uso di patenti, in Italia chiamate Green Pass, per poter agire nel mondo civile e quindi escludere chi non le vuole o le può conseguire.

Ebbene, mi risulta che il Coronavirus Covid 19 non sia mai stato chiaramente identificato, quindi isolato. Eppure ha un nome, quindi dovrebbe esistere ed è anche associato a una serie di disturbi gravi e meno gravi che possono portare alla morte per le conseguenze dell’azione virale.

Secondo Wikipedia Italia, questo virus fa parte di un ceppo virale della specie coronavirus correlato alla SARS facente parte del genere Betacoronavirus della famiglia delle Coronaviridae, sottogenere Sarbecovirus, scoperto intorno alla fine del 2019; si tratta del settimo coronavirus riconosciuto in grado di infettare gli esseri umani.

Ho riportato la definizione esatta.

Capite quanto furono facili le operazioni mediatiche e sociali compiute da chi sosteneva che esisteva un dio associato al fulmine piuttosto che alla luce solare o all’ombra? Costoro utilizzavano la percezione di fenomeni naturali per giustificare l’esistenza o la sussistenza di divinità o spiriti che li provocavano oppure li usavano per manifestarsi.

Interessantissimo è il seguito che Wikipedia Italia utilizza per descrivere l’esistenza di questo virus:
Il virus è stato sequenziato genomicamente dopo un test di acido nucleico effettuato su un campione prelevato da un paziente colpito da una polmonite, di cui non si conosceva la causa, all’inizio della pandemia del 2019-2021 a Wuhan

Pertanto è chiaro che mentre un paziente moriva di polmonite, hanno trovato nel suo organismo un virus che secondo i ricercatori aveva provocato la morte nel sito di Wuhan. Non si capisce se questo sia il famoso Paziente 0 ovvero il primo ad aver accusato questi sintomi nell’essere umano.

Per il resto, sappiamo che i coronavirus sono un insieme di agenti virali e secondo la narrativa scientifica possono provocare molti disturbi dai lievi ai più gravi. Avete mai visto o incontrato un signor coronavirus? No di certo. O almeno se lo avete incontrato, non ve ne siete accorti.

Il molto piccolo come l’enormemente grande sono perfettamente utilizzabili per giustificare o evocare qualunque cosa o evento o accadimento. Per il semplice fatto che non li possiamo percepire o chiaramente distinguere con l’utilizzo dei cinque sensi.

Si potrebbe pensare che sto parlando di filosofia e non di scienza. Certo che sì, ma vi pare coerente, se non scientifico,  il discorso puramente oggettivo fatto riguardo questo micidiale, invisibile, coronavirus?

Cosa significa sostenere che un insieme di coronavirus sia stato rinvenuto all’interno dell’organismo di persone decedute? Sono stati rinvenuti sicuramente miliardi di batteri e di cellule organiche e dobbiamo dunque ritenere che siano parimenti responsabili di quella morte? E se fossero stati, tutti insieme, responsabili di quella vita e non aver causato la morte seguente?

Bene, non sappiamo ancora esattamente cosa sia la vita e cosa sia la morte ma procediamo.

Estratto dal libro inedito La Versione del Rettiliano – di Marco Caruso

L’imbarazzo dello scrittore di fantascienzaultima modifica: 2022-01-05T08:25:37+01:00da marcar2007
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