I RETTILI TRA NOI estratto

Pubblico un altro estratto preso dal romanzo I RETTILI TRA NOI. Buona lettura.

 

 

Una villetta, come tante nella striscia di piccole località sparse sulla Litoranea Nord della Capitale, costituiva il rifugio prescelto da Claudia e dai suoi superiori nei Servizi. Rifugiarsi dal pericolo costituito dalla polizia corrotta dai Rettili era il progetto che mi aveva prospettato e che non mi entusiasmava affatto.

Il mio mondo era sottosopra, ancora una volta, costretto tra quelle pareti, certamente in compagnia di una donna attraente e persino fin troppo disponibile con me.

Nei momenti in cui vivevo queste vicende, era ormai certo che il virus che aveva sconvolto l’Umanità per oltre quindici mesi proveniva dai laboratori di Wuhan, in realtà gestiti da un’organizzazione internazionale, e quindi la favoletta di un contagio originato dalle zuppe di pipistrelli era soltanto una delle vere fake news sparse a piene mani dai media particolarmente suscettibili alla nefasta influenza delle Elite mondiali.

Sapevo anche della guerra tra diverse fazioni delle stesse Elite sulle modalità operative da applicare nella corsa comune verso un accresciuto controllo sull’intera razza umana.

Questi nostri tempi non erano contraddistinti da una novità assoluta nella strategia elitaria bensì stavano soltanto proponendo un aggiornamento di tipo tecnologico riguardo una vecchia modalità operativa già esercitata, da parte degli schiavi dei Rettiliani, in passato, e in particolare durante gli altri Grandi Reset che l’Umanità aveva già dovuto vivere.

L’influenza degli alieni in genere, e quindi anche degli Elohim, si era accentuata a causa della guerra di conquista rettiliana portata direttamente contro tutti gli insediamenti dei millenari nemici cosmici anche secondo i discorsi di Claudia.

La Terra, pianeta multidimensionale, era uno dei nodi focali del conflitto cosmico dato che poteva permettere il transito dimensionale a chi conosceva come sfruttarlo per viaggiare praticamente ovunque.

Avevo ricevuto un’informazione, a questo proposito, che si stava rivelando erronea: il DNA degli Elohim innestato sul prototipo adamitico poteva essere decifrato e quindi permettere ai Rettiliani d’ introdurre in soggetti preparati appositamente lo stesso genoma. Questa operazione avrebbe permesso ai soggetti precedentemente ibridati dai Rettili e infine trattati con la terapia genica contenente l’eredità Elohim, di portare i guerrieri direttamente dai loro nemici tramite viaggi interdimensionali.

Tale espediente aveva l’indubbio vantaggio tattico di poter evitare gli schieramenti militari Elohim e il blocco dei portali energetici naturali presenti nel Cosmo che avevano impedito ai vascelli rettiliani di poter arrivare sui bersagli prescelti con facilità che si trovassero comunque reperibili tramite coordinate conosciute.

Una visione di tipo fantascientifico che valeva per me come per miliardi di altri soggetti umani, ci era stata inculcata con la fantascienza tradizionale, inducendomi a compiere un errore interpretativo.

Secondo la sempre più sorprendente ex moglie di Carlo, invece, la vera strategia rettiliana non era quella.

La guerra millenaria, letta sulle stime proprie del nostro Spazio-Tempo, era certamente in corso tra Elohim e Rettiliani. Questi ultimi, tuttavia, pur avendo già scoperto il segreto del genoma nemico impiantato nei prototipi adamitici, stavano già sfruttando la possibilità di replicarlo sugli ibridi da loro stessi creati. Non potevo sapere se tale conquista tecnologica potesse garantire alle loro forze d’invasione di organizzare un massiccio attacco alle ultime difese nemiche, ovvero invadere il loro pianeta d’origine.

Gli antichi colonizzatori della Terra, gli Elohim, stavano cercando di evitare che i nuovi colonizzatori, i Rettiliani, li raggiungessero, magari partendo proprio dalla Terra, fe questo era comprensibile. L’ibridazione e la copia biologica di soggetti adatti potevano catapultare tramite viaggi dimensionali singoli guerrieri ma non intere divisioni corazzate e tantomeno astronavi di tipo tradizionale.

Era comunque prevedibile che una razza tecnologicamente in grado di compiere viaggi stellari oltre duemila anni terrestri or sono, potesse aver sviluppato tecniche impensabili per noi e aggiornato i propri sistemi tattici così come gli stessi Elohim, comunque in vantaggio scientifico sui millenari nemici rettili.

Potevo ora intuire come fosse per loro necessario, a tal fine, sfruttare varchi energetici tali da aprire squarci nello Spazio –Tempo in grado di poter superare il blocco energetico approntato sugli stargate naturali dagli Elohim per evitare di permettere l’utilizzo di questi corridoi cosmici alle forze d’invasione.

Potevo anche immaginare che un’operazione del genere dovesse comprendere le coordinate spaziali del pianeta dove puntare il corridoio temporale. Era questa la chiave d’accesso cercata dagli invasori rettiliani?

In questo caso, la loro indagine doveva essere indirizzata mediante operazioni spionistiche e ricognitive, quindi una vera e insistita inchiesta sulle coordinate spazio-temporali adatte a preparare un’invasione in forze. A cosa poteva servire l’invasione della colonia terrestre o meglio il completo assoggettamento del bestiame umano?

In altre parole, perché distrarre parte del contingente militare stanziato in corrispondenza del piano terrestre per consentire alle Elite amiche d’instaurare una dittatura feroce sulla colonia terrestre ancora contesa dagli Elohim?

Affrontai nuovamente questo discorso con Claudia il giorno seguente il nostro arrivo nella località costiera tirrenica.

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I RETTILI TRA NOI estrattoultima modifica: 2021-09-24T08:26:26+02:00da marcar2007
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