Le vere dimensioni della nostra prigione: la geografia

L’11 luglio del 2019 su è conclusa, a Praga, la 42^ riunione consultiva del Trattato Antartico. A proposito, quel che ci racocntano su tale Trattato, lo potete leggere qui: https://www.esteri.it/mae/it/politica_estera/aree_geografiche/asia/trattato_antartico.html

Detto questo, importante sapere che il Trattato di Washington costituisce la bae giuridica di tutto il sistema antartico, che possiamo a ben ragione riassumere in un elenco di divieti. 

La conoscenza ufficiale ci rappresenta l’Antartide così:

 

 

Google Map ci mostra l’Artadine come fosse una grande isola, praticamente un piccolo continente. Di fatto, l’elenco delle basi ufficialmente conosciute, si trova tutto in prossimità della costa. La mappa è presa da questo sito: https://ningishzidda.altervista.org/il-60-parallelo-sud/

a sua volta linkando questo sito:  http://olisticoaltapusteria.com/

L’autore dell’articolo, il. dottor Roberto Slaviero, mette opportunamente in risalto che il Trattato di Cooperazione fu firmato nel 1959, ovvero pochi mesi dopo la fondazione della NASA, avvenuta il 29 luglio 1958. 

A mio avviso, un’interessante cronaca di un volo verso il meridiano 175 Est, dall’altezza del parallelo 43^ fino al 78^ sud, per poi atterrare sul mare ghiacciato in prossimità della stazione permanente USA Mc Murdo, lo potete leggere qui.

Un volo sull’oceano più meridionale del nostro pianeta compiuto nel 2013. Si possono reperire questo tipo di informazioni sulla Rete. Come potete immaginare ,non ho motivo per dubitare e non ho la possibilità di confutare queste osservazioni, ma le recepisco con mente assolutamente libera e ricettiva. Un ricercatore come me, che non ha, tra l’altro, mai messo piede su un aereo, non può che assumere questo atteggiamento mentale. 

Volando invece verso nord, si segue la bussola magnetica che appunto delinea la componente orizzontale del campo magnetico terrestre. I piloti le chiamano rotte mgnetiche. Si dice che la direzione del nord geografico corrisponde al quella dell’asse diurno di rotazione terrestre e orientato verso il Polo Nord. 

Conseguentemente, le coordinate sulle carte di volo sono sempre riferite al nord geografico. Ma la confusione regna sovrana. infatti, dal sito https://www.icosaedro.it/acm/navigazione.html si può osservare questa illustrazione che riporta quello che viene definito il vero orientamento magnetico ad uso dei piloti.

Hanno modo, i piloti, per comprendere se la Terra sia piana o tonda come una patata? Teoricamente, il giroscopio presente in ogni veivolo indica che nel viaggio aereo non si riscontrano curvature. Detto questo è doveroso riportare la risposta dei terratondisti, che citano l’equazione di Bernoulli: l’aria che corre verso l’aereo in movimento, lo sostiene in volo purché superiore a una velocità definita critica. Mentre si sale di quota, la velocità critica diventa più alta finché non diventa superiore alla capacità del veivolo. 

Spesso ho sentito esporre questa curiosa dimsotrazione come prova evidente che la Terra è tonda: volare non stop partendo da un punto e tornando nel medesimo punto, volando in linea retta, come fece il volo Rutan Voyager nel 1986 senza scali e rifornimenti dirigendosi verso Ovest. Quindi, un’ interessante esperimento tecnologico a sostegno della Terra geoide. Cerco di capirne di più, dato che detta così sembra una delle tante narrazioni a sostegno di una balla gigante. 

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Per quel che posso saperne, il volo fu compiuto dal Model 76 Voyager pilotato da Dick Rutan e Jeana Yeager partendo dalla Edwards Air Force Base (situata tra le contee di Kerne e Los Angeles) il 14 dicembre 1986 e dopo un volo in linea retta durato nove giorni, tre minuti e 44 secondi, tornò alla base dopo aver compiuto un volo di 42342 km a un’altezza media di 3,4 km realizzando, quindi, un giro intorno al mondo. Interessante è anche il seguente documento, che ovviamente è sempre possibile tradurre nella nostra lingua:https://web.archive.org/web/20070407060255/http://www.centennialofflight.gov/essay/Explorers_Record_Setters_and_Daredevils/rutan/EX32.htm da cui si evince anche qualcosa della biografia dei due piloti: Richard Dirk Rutan e Jeana Yager.

Il percorso di volo, sarebbe stato questo: 

Prima che accadesse questo record, undici mesi prima era esplosa la navetta Challenger. La rotta tenuta dai due piloti avrebbe compreso le Isole Hawai, l’Isola di Guam, il Mar della Cina, Le Filippine, Singapore, Sri Lanka, Madagascar,  Camerun, Caraibi, Messico, California. 

Ovviamente, la Flat Earth Society accusò di cialtroneria i due piloti dato che, secondo loro, l’apparecchio aveva semplicemente circumnavigato il polo nord magnetico come Cristoforo Colombo. Quel che so, è che non ho potuto reperire prove certe né in un senso né in senso opposto. La verità la conoscono solo i due piloti che affermarono di aver pilotato sempre in direzione Ovest.

https://i.stack.imgur.com/v7RdT.png

Nelle rotte aeree come quella che vedete illustrata in questa mappa, i piloti non variano mai la traiettoria per seguire la presunta curvatura terrestre. Nella polemica terrapiattisti-terratondisti, questa constatazione è stata causa di vere e proprie, infuocate, dissertazioni pro e contro.

Immaginatevi cosa può significare, tutto questo per un libero ricercatore che di mestiere fa lo scrittore e quindi deve comprendere prima di narrare agli altri.

Perché non affidarsi alla ricerca pura? Per esempio, quella compiuta dalla Dakila University e riassunta in questo pregevole filmato: https://www.youtube.com/watch?v=J0HVTLmskCg

In seguito, i ricercatori furono premiati come dimostra questa notizia: https://www.globenewswire.com/news-release/2018/12/21/1677696/0/it/I-ricercatori-di-Dakila-Ricerche-sono-stati-premiati-dopo-gli-studi-scientifici-sul-formato-Terra.html

Come potete facilmente capire, quando si ricerca e si discute sulla vera geografia terrestre, la nebbia si fa fitta e ogni notizia o prova scientificamente ottenuta, è sempre oggetto di smentita più o meno autorevole. E infatti, i ricercatori di cui sopra si sono limitati , a mio avviso, a indicare una forma della Terra conosciuta che rappresenta una parte del territorio più vasto che occupa e comunque tale modello non viene accettato dal resto del mondo accademico.

Bene, altro è quel che il mondo accademico appunto, ci può documentare ricercando, tramite Google la semplice parola: forma della terra:

https://www.google.com/search?q=forma+della+terra&rlz=1C1AOHY_itIT781IT781&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=2ahUKEwih0fjzqMHvAhUpuaQKHRODASgQ_AUoAXoECAEQAw&biw=1024&bih=677

Non ne troverete una eguale. La Terra non è piatta, non è convessa, ma non neppure tonda come una patata. Questa è la conclusione che, a mente libera, posso trarre.

La cosiddetta scienza cattedratica vuole farci credere che si tratti di un geoide che compie una rivoluzione intorno al Sole alla velocità di 107210 km/h e gira su sé stessa alla velocità di 1668 km/h. Ovviamente, noi non ce ne accorgiamo nemmeno.

E ciò equivale a credere, e temere le ire , di un dio che non vediamo e non sentiamo ma esiste. Fede pura in un dogma e fede pura in un totem scientifico.

A questo dovremmo uniformarci tutti se non si vuole incorrere, come nel passato, nella Santa Inquizione (che pretendeva, tra l’altro, una Terra ferma e piatta e il Sole che girava intorno) che torturava e uccideva. Ed oggi in una comunità scientifica che pretende di insegnarci a comprendere la vita tramite equazioni e formule che ci dovrebbero convincere a non ascoltare i nostri sensi.

Aprire una finestra, uscite per strada, recatevi nel posto che volete e chiedete al vostro essere di dirvi cosa sta affettivamente accadendo fuori di voi.  

Qualunque sia la risposta, difficilmente la vostra voce interiore vi dirà che state girando come una trottola impazzita, appiccicati con la colla della teoria gravitazionale alla superficie terrestre.  

Ma al di là di questo esperimento, è possibile pensare che nell’anno di grazia 2021 ci sia ancora tanta discussione sulla forma del pianeta che abitiamo? Non è forse questo il segno di maggior scandalo intellettuale e filosofico possibile?

Di seguito, potete ammirare una delle tante mappe antiche, quando pensare che la Terra fosse piatta e ferma era obbligatorio se non si voleva incorrere in gravi problemi con la Chiesa. 

 Urbano Monti - Wikiwand

La spettacolare mappa di Urbano Monti o Monte, cartografo vissuto nel 1500. Nel 1590 pubblicò il Trattato Universale. Descrittione et sito de tutta la Terra sin qui conosciuta. comprendente un enorme planifero contenuto in 60 tavole mirabilmente decorate. Un lavoro di incredibile bellezza e precisione. In questa mappa, il Polo nord è centrale e l’Antartide è la fascia delle terre che forma un anello centrale intorno al resto dei territori conosciuti. Di questo lavoro esisterebbero solo tre copie. 

 

Per quanto mi riguarda, inserisco sempre nella narrativa che produco, cenni a questi temi se non altro per sviluppare una sana curiosità nei lettori. Seguendo la mia pagina Amazon, potrete trovare romanzi e raccolte di racconti al minimo prezzo di soli 0,99 centesimi. Cliccate sul testo e buona lettura.

Le vere dimensioni della nostra prigione: la geografiaultima modifica: 2021-03-23T12:37:23+01:00da marcar2007
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