Le rinunce dei libertari di ferro

 

Ascolto, con una certa meraviglia, le dissertazioni contenenti ferme proteste per l’ennesimo lockdown di Natale e dintorni. C’è chi si straccia le vesti per i divieti, motivati dall’emergenza sanitaria in corso, di circolazione e possibilità di fare acquisti in determinate ore. Invero, una scomoda evenienza. 

Conforta, per alcuni, ascoltare le ferme proteste di chi invoca libertà costituzionali in certi frangenti. Menti libere, a mio avviso, non troppo lucide. 

Sapete, io di divieti ed esclusioni me ne intendo. Sono campione nazionale in molte specialità del settore. Posso affermare con grande enfasi e sicuramente altrettanta tranquillità di essere un escluso a vita da certe libertà e soprattutto da molte gioie nella mia esistenza privata. 

Mi si potrà obiettare che esiste una bella e netta differenza tra la nostra sfera privata, con le sue gioie o miserie, e quel che attiene al pubblico dominio. Certamente. 

Peccato che gli esclusi individuali, mai saranno liberi collettivamente. E questa è un’altra delle nostre, eterne, limitazioni. Il problema è che, come dice la nota freddura, la brutta notizia è che c’è solo merda da mangiare. Quella bella, è che la merda non basta per tutti. 

Volendo ricordare che forse, tutti insieme, potremmo cambiare l’andamento generale, solo volendo, mi par giusto anche ricordare ai libertari del Natale che qui in Terra, e più precisamente in Italia, da molto tempo esistono esclusi parziali o totali che: devono sopravvivere con 500 euro al mese in pensione; vivono con 1000 ed anche meno euro al mese se lavorano; se lavorano, hanno contratti demenziali che li pongono sotto ricatto da parte di qualsiasi padrone o padroncino esistente; se non ne hanno, anche peggio e molto peggio, devono scavare la terra per trovare acqua. Gente che nasce malata, deforme, peggio se diventa demente per incidente o malattia. Chi riesce a immaginare cosa significa dover sopravvivere con gravi limitazioni fisiche permanenti? Chi riesce a immaginare dover vivere sotto le bombe di altri paesi, sotto occupazione militare, vedendo congiunti e amici stuprati e torturati. non essite limite alalsofferenza e alla perdizione.

Esistono esclcusi nella sfera emotiva, nella sfera sentimentale, nella sfera sessuale. Gente che soffre emarginazione, esclusione, persecuzioni di ogni tipo e quotidianamente, dal primo momento in cui aprono gli occhi al mattino, fin quando non li richiudono di sera. La sofferenza fisica, da vecchiaia o malattia, fa a gara con la sofferenza morale, mentale e psichica di milioni di individui in questo, ex Belpaese, come nel resto del mondo, che sia sferico o piatto o della forma che preferite. Non sappiamo dove siamo, realmente, ma lo sport preferito è sognare posti migliori, comunque.

Per analogia con uno dei film simbolo della mia epoca, Blade Runner, che assegnava all’androide ribelle il ruolo del comune essere umano che uccideva ferocemente i suoi aguzzini, risparmiando chi, il Cacciatore impersonato da Harrison Ford, pensava dotato di vita, quindi di immortalità, soltanto perché, in lui, amava l’idea stessa della vita eterna che a tutti gli automi umani del mondo è vietata. 

Povera gente, che non riesce neanche a concepire la vera e finale condanna che l’affligge, e forse questo è davvero l’unico dono che gli è stato fatto sin dall’inizio: non capire che il Giudizio Universale comprende un’inevitabile liberazione per gli Eletti (dotati di Anima) ma anche il definitivo fuoco del forno per le fascine. E il ruolo della fascina è occupato da masse sterminate di poveri esseri che sono nati perdenti comparse nel gioco crudele della vita immaginata. 

Gli Gnostici furono sterminati affinché non potessero testimoniare l’orrore che era stato imposto alla nostra gente.

Nascere e lottare solo per perdere. Potete immaginare un destino peggiore di questo? Meglio concentrarsi sulle rinunce umane e correnti. Queste sì che sono generose e ci lasciano il fiato per protestare.

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Le rinunce dei libertari di ferroultima modifica: 2020-12-20T10:10:27+01:00da marcar2007
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