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Ricordo del Prof. Luigi di Bella

Il primo luglio 2003 si spegneva, a Modena, il Prof. Luigi di Bella, medico, fisiologo, scienziato, noto soprattutto per aver ideato la Multiterapia Di Bella, un sistema di cura delle neoplasie.

Io, come sapete, non sono un medico e neanche un esperto in questioni riguardanti la ricerca o l’approccio terapeutico in Medicina. Tuttavia, come ogni scrittore ho il compito di interpretare e descrivere gli avvenimenti del mio tempo. E i tempi che vivo sono caratterizzati dal dominio delle multinazionali in ogni campo e settore della vita comune. Quanti detengono il monopolio della produzione e della distribuzione dei farmaci non vedevano di buon occhio l’attività del Prof. Di Bella e soprattutto il seguito che riscontrò il suo sistema di cura. Ricordo manifestazioni popolari (circa 100.000 persone sfilarono a Roma per il diritto alla libertà di cura) e grande interesse anche a livello di parlamento europeo per la MDB senza che le istituzioni, qui in Italia, si smuovessero un granchè. Anzi, i tecnocrati interni ostacolarono in ogni modo questo grande per quanto umile scienziato. Forse il grande difetto della MDB risultò nella sua composizione: farmaci e sostanze già note e quindi non brevettabili o commerciabili come accade per i medicinali di nuova creazione. Ma molti malati ebbero grandi benefici da queste applicazioni e alcuni magistrati cominciarono a sentenziare quanto meno il diritto di chi, in scienza e coscienza, prescriveva o utilizzava la MDB, di ricevere il rimborso dei costi sostenuti proprio ispirandosi al diritto costituzionale della libertà di cura.

Purtroppo, una volta scomparso Di Bella, il dibattito su questo diritto e soprattutto sulle difficoltà che assillano i malati e le loro famiglie, si è spento. Le torri d’avorio dei grandi soloni continuano ad annunciare che il cancro verrà sconfitto e intanto chiedono sovvenzioni e vendono arance.  La gente continua a morire di cancro e l’informazione sui diversi sistemi di cura langue drammaticamente. Noi tutti, quando ci ammaliamo, abbiamo il diritto, consultati i medici nei quali riponiamo la nostra fiducia, di scegliere come essere curati. Ma per far questo, dovremmo avere tutte le informazioni del caso. Chi di voi conosce la Multiterapia Di Bella?

Il problema è proprio questo. Per scegliere, dobbiamo conoscere le varie alternative possibili. In attesa che i nostri diritti costituzionali siano ristabiliti, non vi resta che informarvi, magari su Internet. Io, se permettete, continuerò a ricordare qualunque grande ricercatore o scienziato cerchi di portare un aiuto concreto alla lotta contro il cancro e quindi anche celebrare la memoria di Luigi di Bella, grande uomo di scienza e di ricerca.

Un doveroso ricordo

Vorrei rivolgere un ultimo pensiero a due persone a me care.

Parlo di Piergiorgio Welby e Chantal Sebire che hanno smesso di soffrire su questa Terra… dopo aver tanto penato anche per colpa dell’indifferenza di quanti si considerano (falsamente) religiosi e rigorosi difensori della vita.

In genere, oltre al diritto all’eutanasia, dovremmo pretendere più attenzione per le sofferenze causate da malattie incurabili o dalle cure comunque erogate da una scienza spesso distratta.

C’è un’umanità un po’ nascosta, che soffre le pene dell’inferno nei sanatori, nelle case di cura per malattie mentali, nei padiglioni per i malati terminali… Uomini, donne e bambini dimenticati, che hanno meno diritti degli altri e il dovere, sancito dal Vaticano, e da leggi sbagliate e inumane, di sopravvivere a forza.

Dovreste poter vedere chi nasce talvolta da un uomo e una donna e spesso sparisce molto in fretta dalle nursery di cliniche e ospedali. Questi nostri fratelli spesso hanno una sopravvivenza abbastanza lunga per rendersi conto della loro situazione e di quanto può essere crudele quella che abbiamo l’abitudine di chiamare Natura.

Lo so che questo discorso è fastidioso e vi morde la coscienza ma devo, ogni tanto, proporvelo. Il fatto è che pur non essendo religioso nel termine consueto, sono cristiano e quindi devo ricordarmi di cosa significa compatire nel senso cristiano (e buddista) del termine. Il mondo migliorerà a dismisura nel momento in cui condivideremo gioie e dolori con i nostri simili. Per il resto, sono uno scrittore e quindi devo raccontare quel che colpisce la mia immaginazione…

Provate a fissare per un attimo solo il fondo dell’abisso e capirete. Dentro di noi abbiamo l’universo intero e spesso ci troviamo a confrontare la nostre illusioni con la sensazione di verità ancestrali molto ma molto rivoluzionarie.

Nel dubbio, consiglierei di usare tanta pietà nei confronti di chi soffre senza l’errore di decidere per loro e al posto loro, cosa preferiscono e come possano mitigare un destino orribile.

Contribuire alla libertà di cura

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Il professor Luigi di Bella è stato uno degli scienziati più straordinari che la mia memoria possa ricordare. Ho seguito per anni, da lontano, attraverso le notizie di radio, tv e testimoni diretti, i risultati delle sue ricerche che portarono a sintetizzare la cosiddetta multi-terapia Di Bella (MDB).

Osteggiato dai potentati economici del settore e da politici ignoranti e collusi, nonostante i numerosi e certificati casi di successo nel curare molte forme di cancro, alla sua morte è calato lentamente il silenzio sulla terapia da lui ideata. Eppure, molti medici e soprattutto i fligli del Professore continuano a fornire consigli e sostegno a chi, deluso dalle terapie tradizionali, vuole sperimentare la MDB all’insegna della sacrosanta libertà di cura costituzionalmente garantita a tutti noi.

Di seguito trovate le istruzioni per devolvere l’8 x 1000 delle vostre tasse a favore della Fondazione Di Bella. Io farò così…

Cari amici e sostenitori,

anche quest’anno rinnoviamo l’invito, rivolto a quanti intendono sostenere le nostre ricerche, “orfane” di sostegno perché sterili, non di risultati ma di fatturato, o ancora peggio perché causa di drastica riduzione dei profitti di multinazionali del farmaco, delle banche e di quanti ne detengono quote azionarie.

Altri compiti essenziali della Fondazione:

  • – organizzare studi osservazionali sui pazienti che hanno effettuato il MDB, completando e ordinando la documentazione clinica.
  • – Organizzare convegni e riunioni operative per medici prescrittori e farmacisti
  • – Elaborare relazioni scientifiche per la pubblicazione su alcune tra le principali riviste mediche internazionali

Per questi motivi Vi preghiamo di sostenere queste iniziative con la cessione del 5 x 1000 alla Fondazione Di Bella e di diffondere fra amici e conoscenti questa possibilità.

 

COME DONARE IL 5 PER MILLE ALLA FONDAZIONE DI BELLA

 

La Fondazione Di Bella – Onlus – inserita a pagina 502 dell’elenco dei destinatari del 5 per mille dell’Agenzia delle Entrate – sviluppa le ricerche scientifiche del Prof Luigi Di Bella.

Se si vuole destinare il 5 per mille a favore della Fondazione Giuseppe Di Bella – Onlus di Novellara (RE), nella prossima dichiarazione dei redditi (Mod. 730 o Unico ) occorre apporre la propria firma nell’apposita sezione “Sostegno del volontariato, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale, delle associazioni e fondazioni” ed indicare il codice fiscale 01995220355.

Importante : anche chi non ha l’obbligo della presentazione della denuncia dei redditi, in quanto in possesso del solo mod. CUD, può effettuare la scelta per la destinazione del 5×1000. E’ necessario utilizzare l’apposito modulo (scaricabile dal sito Metododibella.org) e seguire attentamente le istruzioni per l’invio.

 

Vi ringraziamo anticipatamente

Dott. Giuseppe Di Bella