Per quale motivo se la prendono con i cinquantenni

I despoti che hanno occupato le istituzioni italiane hanno vari problemi. Il primo riguarda i loro rapporti di ubbidienza con le Elite; il secondo attiene ai legami con i veri padroni italiani: gli USA che da Cassibile in poi sono i colonizzatori della penisola. Il terzo problema è la gestione forzosa delle banche continentali dell’economia italiana. In questo marasma sopravvive a stento il regime attuale, coadiuvato dall’azione dei collaborazionisti nelle istituzioni.

Le evenienze stagionali riguardano il prossimo ritorno del caldo e soprattutto la statistica che incide  sui contagi e le epidemie, pandemie comprese, che ci ricorda che nessuna mai è durata oltre i due anni. La Spagnola durò meno di un anno e nove mesi.

Il Re è ormai nudo e non trova neppure il modo di coprirsi.

La narrazione dittatoriale di questi despoti, servi delle Elite, è incentrata su una pandemia che semplicemente non c’è. Il resto d’ Europa, a cui falsamente si rifanno (l’Unione Europea è soltanto la gestione economica di un territorio in mano agli americani) sta eliminando ogni restrizione per il semplice fatto che il lavoro teatrale per essere vincente deve poggiare le sue scene su una sceneggiatura almeno minimamente credibile. E sono circa due anni che non si contano più i morti per la semplice influenza.

Voi capite che il Re soffre davvero il freddo.

Inoltre, il progetto enunciato a chiare lettere fin da Davos 2020 ormai è chiaro a molti se non a tutti grazie al lavoro di divulgazione fatto da tanti attori della riprogrammazione informativa.

Se si vogliono conoscere le notizie, chi mai potrebbe rivolgersi alle grandi emittenti?

Eppure se c’è una quota anagrafica nella popolazione di persone che riesce a tirare facilmente i fili che sono stati tesi dalle Elite in circa 100 anni, sono proprio le persone maggiormente colpite oggi dal regime con la furia vaccinale: chi ha compiuto 50 anni e oltre.

La memoria è un elemento determinante per capire la realtà esattamente come l’esperienza maturata in ogni attività umana. Le Elite conoscono bene il funzionamento del cervello umano dove il cardine di ogni azione viene dettato non tanto dalle conoscenze teoriche maturate ma piuttosto dai nostri ricordi.

Per noi ultra-cinquantenni, un trentenne è un bambino. Il nostro orizzonte visibile sia agli occhi oggi che alla memoria a partire dagli Anni 60, è a cavallo tra due secoli.

Per quanto mi riguarda, ricordo benissimo le le urla rivoluzionarie del 1960-1970, la rabbia e le speranze tradite del 1980, le restrizioni da incubo del 1990 e la realtà che stava degradando verso il globalismo più deteriore del 2000. Il resto è cronaca.

Non siamo mai stati schiavi dell’Erasmus, né convinti dall’edonismo reganiano e neanche entusiasti per una Globalizzazione che oggi mostra i suoi scheletri nell’armadio ma un tempo veniva descritta come la panacea per ogni male.

Tra poco potremo dire che siamo stati tra i più accaniti resistenti nei confronti di un regime sanitario che si è mangiato la prima parte della Costituzione e ha vomitato un insieme di regole che sono entrate in conflitto palese con l’insieme di trattati internazionali discesi dai Diritti Dell’uomo universalmente riconosciuti.

L’operazione elitaria ha fissato nella nostra memoria recente i volti dei tanti traditori, dei moltissimi loro servi e dei pagliacci che agitano il palcoscenico pubblico visibile ai più.

Siamo testimoni viventi dei loro inganni, manipolati da viscidi serpenti demoniaci, che per questi motivi colpiscono chi ha più di ciquant’ anni.

Forse,  proprio noi saremo tra chi li giudicherà a breve o molto più in là in un tempo che sanno che dovrà pur venire.

Oggi gli diciamo: NO. Domani ascolteremo o leggeremo la sentenza che li riguarda.

Estratto dal romanzo ancora inedito e che uscirà nel 2022 su questa pagina, LA VERSIONE DEL RETTILIANO

Per quale motivo se la prendono con i cinquantenniultima modifica: 2022-02-04T15:34:37+01:00da marcar2007
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