L’ingombrante tema della morte

Quale scrittore di gialli mi trovo spesso a dover trattare il tema della morte fisica nei miei libri.

Da studioso di parapsicologia da 50 anni, invece, mi trovo ad occuparmi del tema della morte quando arrivano notizie di invadenti presenze di spettri in luoghi cosiddetti infestati (appartamenti, case anche abbandonate, vecchi manieri, ville isolate eccetera).

La morte, come la vita, è un fenomeno fisico e tangibile. La materia che ci circonda non è solo materia appartenente alla sfera fisica, quella che occupiamo con il nostro corpo. Ci sono altri livelli di esistenza che vibrano in modo molto simile al piano fisico: il piano eterico e il piano astrale.

Quando la nostra coscienza è del tutto dormiente, quindi quando si sogna, il nostro corpo si muove in uno scenario che normalmente si pensa frutto di fantasia e in un certo senso è così. La fantasia è però creazione.

Quando noi sogniamo, il nostro corpo, appunto chiamato di sogno, si muove e agisce sul piano eterico: un particolare piano formato dall’immaginazione di vivi e defunti che “contiene” un mondo che confina con l’astrale basso. Il piano eterico non è un mondo vero e proprio bensì un mondo di confine, creato e sostenuto dalla nostra immaginazione che esercita sulla materia un dominio reale ed effettivo. Pertanto, il corpo di sogno, che è lo stesso che useremo dopo la morte fisica, il primo mondo che incontra è proprio il piano eterico, a lui familiare in quanto visitato migliaia di volte in sogno.

Il piano eterico può essere abitato e normalmente contiene i defunti e alcune forme (larve, spiriti) di varia natura anche pericolose. I defunti possono vivere in quel piano indefinitivamente.

Solo la loro volontà, espressa tramite il desiderio, può fargli visualizzare una sorta di colonna di luce che sale verso l’alto e che conduce all’astrale basso, quello raggiungibile non solo dai defunti ma anche da coloro che sono stati coinvolti da stati di morte apparente. Corrisponde, l’astrale basso, al giardino multicolore, pieno di suoni gradevoli e profumi che molti esseri tornati dallo stato di morte apparente descrivono con grande piacere e dove hanno incontrato parenti e amici defunti che del resto, generalmente, avvertono che “il momento non è ancora arrivato per loro…”.

La morte altro non è che ritrovarsi nel corpo di sogno, spessissimo, in piedi accanto al corpo fisico ormai esanime. Se la matrice (una specie di filo argenteo o di colore opaco), che parte dal corpo di sogno e arriva fin sotto l’ombelico del corpo fisico, è tranciata, allora la morte è ormai sopravvenuta.

Il defunto, non sapendo cosa stia accadendo, cerca di rientrare nel corpo fisico perché è convinto di sognare.

I defunti, tuttavia, soggiornano anche nel piano materiale che noi occupiamo normalmente, specie quelli che non si rendono conto di essere morti, oppure non vogliono lasciare questo piano.  Anche se non li possiamo vedere, i defunti sono intorno a noi, specie nelle strade, oppure nei luoghi che hanno abitato da vivi.  Lo sappiamo per certo dato che i medium che possono vederli, hanno anche la capacità di interagire con loro come se fossero ancora vivi.

Sia ben chiaro che dopo la morte, noi viviamo e vediamo quel che il nostro sviluppo animico e spirituale ci permette di vedere. Molti guasti li compie la religione, che ci abitua a pensare schematicamernte a livello di inferno, purgatorio e paradiso.

In realtà, dopo la morte fisica, il nostro corpo di sogno visualizzerà quel che vogliamo o speriamo di vedere durante la vita. Questo comporta piaceri o sofferenze morali. Vi faccio l’esempio di persone che sono decedute per morte violenta. A seconda del loro carattere, potrebbero, da defunti, provare a vendicarsi di chi li ha uccisi e riuscire a provocare anche manifestazioni sul piano fisico assolutamente tangibili e aggressive.

Altri esserri umani, pieni di amore e compassione, potrebbero intervenire nel salvare persone in pericolo, specie se parenti e congiunti. Del resto, la vita sui piani eterico e astrale, sempre vita è,  anche se obbedisce a leggi diverse da quelle che siamo abituati a contemplare sul piano fisico.

Generalmente, chi ha un buon rapporto con il proprio mondo onirico (che, come già detto, permette di visitare piacevolmente ogni notte il piano eterico e, talvolta, persino il piano astrale) avrà un ottimo rapporto con l’eterico anche da defunto.

L’abitudine rende perfetti anche nella morte. Non si deve cercare, però, in quanto dobbiamo ricordare che siamo qui per un contratto. Non per amore o per condanna ma per un contratto.  Fino a che morte non sopraggiunga per cause esterne alla nostra volontà.

Saperlo è molto importante specie per chi, su questo piano fisico, non vuole più tornare. Basta non firmare altri contratti sui piani eterici e astrali. Ricordatevelo, e fissatelo bene in mente. Al vostro corpo fisico, sopravvive la mente almeno fintanto che non vi incarnerete di nuovo.

Se vi interessa questo argomento, tornerò a parlarne. Per ora vi dico che sto scrivendo una raccolta di racconti dal titolo IL MISTERO DEL LIBRO DIMENTICATO incentrata sui temi del sogno, della morte fisica e quel che ci attende dopo. Da scrittore, trovo molto più facile comunicare attraverso la narrativa. Sta a voi, se volete, leggere.

Ed è a voi che ricordo il link per raggiungere la mia pagina Amazon, dove trovate già romanzi e racconti a soli 0,99 centesimi. Un prezzo alla portata di tutti, anti-crisi e indipendente dai costi altissimi che di solito contraddistinguono le pubblicazioni che trovate nelle librerie. 

Leggere i miei romanzi, editi e distribuiti da Amazon in file che potrete scaricare sul vostro computer, smartphone, cellulare o altro dispositivo comodamente e facilmente, non costa più di un caffè. Di questi tempi, non è poco.

Di seguito , il link al romanzo che sta avendo un certo successo, LA TERRA INVASA DAI RETTILI incentrato sulle confidenze degli addotti riguardo la presenza rettiliana sulla Terra. Buona lettura.

spettri

L’ingombrante tema della morteultima modifica: 2021-02-04T10:54:57+01:00da marcar2007
Reposta per primo quest’articolo