Estratto da La Terra invasa dai Rettili

Pubblico un estratto dal mio romanzo LA TERRA INVASA DAI RETTILI che ancora potete scaricare al prezzo di un caffè da questa pagina Amazon. Non posso offrivi il libro cartaceo per il semplice motivo che il file elettronico mi permette di ridurre il prezzo al costo di un caffè al bar. L’edizione cartacea costerebbe molto di più ed è roba, in fondo, degna di una casa editrice seria che, peraltro, non parteciperebbe al festival dell’esclusione nei miei confronti. Il successo dimostrato dalla mia pagina Amazon non scuote le menti illuminate degli editori italiani. Buona lettura.

 

L’estate finì mestamente come avevo visto decine di volte nella mia vita e fui costretto a rinunciare al fresco della località termale e alle sue ottime acque per ottemperare ai doveri lavorativi.

La noia devastante della solita vita che pretendeva il suo tributo ricorrente mi costrinse a ritornare nella metropoli bollente e inquinata.

Olga e Igor mi avevano salutato il giorno precedente mentre non avevo più visto Mino e Lidia. In un sms inviato dal proprio cellulare, Mino, in modo molto laconico, mi ringraziava per l’aiuto offerto, invitandomi ad andare a trovare la coppia a Viterbo, insieme a mia moglie.

Non sapevo dove fosse B. ma avevo l’idea che si trovasse nello stesso rifugio romano dove avevo dormito.

Improvvisamente, la mia vecchia esistenza aveva ripreso il controllo totale dei miei comportamenti con gli stessi problemi precedenti, la stessa noia e uguale routine. Fu in quel periodo che decisi di farla finita almeno con quel tipo d’ impegno. I miei figli ormai quasi laureati, l’interesse per l’attività letteraria e soprattutto il rifiuto interno categorico di continuare a occuparmi fino all’età pensionistica di faccende amministrative che non m’ interessavano minimamente.

La società dei bisogni e delle necessità ha posto un cappio intorno al collo di tutti noi, imponendo persino il timbro di debitore a ogni neonato che viene al mondo, identificandolo con una quota di debito pubblico. La follia di un’economia che fa danni alla comunità invece che agevolarla. Ed è impressionante vedere l’assoluta adesione delle masse popolari a questi veri e propri legacci posti intorno alle vite di tutti noi.

Nel declino delle religioni, i totem di un’economia malsana e di una falsa scienza opprimono l’umanità in questi secoli bui, vanamente rischiarati da un progresso scientifico che non esiste realmente.

Questo tipo di riflessioni sono più che consapevole che potreste ritrovarle solo su romanzi e testi definiti complottisti dai benpensanti attuali. La più ampia omologazione ai riti di una società piatta e arida come la nostra, oltre alla rassegnazione individuale, sono gli unici comportamenti accettati dal pensiero unico dominante.

Avere due telefonini e tre automobili per famiglia, oltre al televisore da mille pollici non ti assolve se devi vivere dentro una gabbia cittadina, ai ritmi del commercio sfrenato e lavorare come uno schiavo fino alla morte.

Connessi tra noi come mai, e tutti inchinati ai voleri dei nuovi totem che dominano indisturbati. Dovrei intitolare questo romanzo: La Terra occupata dai Dementi. Sarebbe un romanzo tragicomico ma molto realistico.

Dopo qualche mese del solito tran tran, rividi Olga una sera di fine ottobre. Si avvicinava a grandi passi l’inverno del 2018, e il freddo tipico di quella stagione, si faceva già sentire.

Ero uscito dal mio ufficio, vicino Trastevere, e se era lì davanti, il vecchio e forse dissolto Gruppo Alfa sapeva davvero tutto di me.

La sua figurina slanciata era contornata da capelli neri lunghi più dell’ultima volta, nei giorni d’estate trascorsi insieme. Il viso era illuminato da un rossetto forse eccessivamente vistoso, e sorrideva a bocca piena.

– Mi stai pedinando?

Si fece vicina, senza rispondere, e cercò di farsi prendere sottobraccio.

– Da queste parti, sanno tutti che sono sposato. – protestai – Che ti salta in mente?

– Ti ostini a non ricordare. Questa non è la tua vera vita.

– Forse, eppure per me i sogni, per quanto lunghi e profondi, restano sogni. E tu non ci sei mai.

– Non mi vuoi, mi rinneghi. Dall’altra parte, non è così. Mi hai amata appassionatamente. Non ho mai fatto la corte a un uomo, e nel tuo caso mi limito a ricordare cosa siamo e facciamo, di là…

– Mi spieghi cosa dovrei fare, da questa parte della realtà? Lasciare la mia famiglia perché ho un’amante in sogno? Vuoi farmi ricoverare?

– Unisci le due famiglie. Che problemi hai?

– Non conosci mia moglie. Spiegalo a lei questo affare della vita in sogno. Ti avverto che sa picchiare. – Mi venne da ridere, al pensiero.

Non riuscii a frenare le risa. Se avessi davvero parlato in quel modo a mia moglie, probabilmente mi avrebbe davvero fatto ricoverare.

Olga rideva a sua volta. Dava sempre l’idea di essere la felicità e l’allegria in persona, dopo lo spavento provato durante l’inseguimento in automobile la prima sera che ci eravamo conosciuti, almeno in questa vita.

Insistette per accompagnarmi fino alla stazione dei treni regionali. Spesso, uscito dall’ufficio, me ne andavo a piedi cercando di respirare una parvenza di libertà dopo sette, lunghe, ore trascorse tra fascicoli e scartoffie varie. Un vero tormento per l’anima e il corpo. Esigenze di sopravvivenza urbana dovute a un piccolo stipendio che percepivo da anni in cambio di una tassativa routine di vita quotidiana. Un ricatto accettato esattamente come milioni di esseri umani nelle stesse condizioni in qualsiasi metropoli mondiale.

Lo dissi a Olga che rispose, ridendo, mentre camminavamo:

– E pensa che io non ho mai lavorato neppure un’ora. Quando fui contattata dal Gruppo, uscivo da un centro per riabilitazione dalla droga. Ero confusa e volevo solo respirare libera, sempre più libera, in un mondo che prevedeva ed esigeva ogni tipo di costrizione e solo per poter campare. Mi fai pensare, con quel che hai detto, al mio periodo infernale.

– Cosa ti è successo, poi?

– Semplice: il Gruppo mi ha dato istruzione, vestiti, cibo e riparo. Mi ha assunto con un contratto di libera collaborazione, diciamo così. Ho conosciuto varie persone, Igor per ultimo. A modo loro, tutti sbandati per colpa di una vita che all’improvviso gli si è rivoltata contro. Il Gruppo era specializzato per questo tipo di recuperi. Una persona normale non accetterebbe mai di farsi arruolare in una guerra contro i mostri, ti pare?

– Sa molto di film di fantascienza. O di romanzo di fantascienza.

– E infatti, la gente non vuole scuotersi da questo film continuo. Vedono alieni ovunque, anche dal vivo e dal vero, e li scambiano per una fiction. Abbiamo un paio di organizzazioni apparentemente non collegate al Gruppo che sono normalmente operative tra la gente, palesi, per esempio nascoste dietro un club ufologico o un sito web. Le persone ci chiamano dopo gli avvistamenti più incredibili, noi le tranquillizziamo e le invitiamo a rilasciare testimonianza, poi, se del caso, se lo vogliono, andiamo a conoscerle per decidere se proteggerle. Carlo conobbe Mino e Lidia in questo modo.

– Lo so, ero con lui. Non ho mai capito da dove provengono i finanziamenti.

– Neanch’ io. Pensavo fossero, semplicemente, gestiti ed erogati dalla centrale. Abbiamo delle carte prepagate che venivano caricate regolarmente. Finanziamenti cessati da qualche mese, come sai.

– Come tirate avanti?

– Con quel che ci resta. Capannoni, rifugi vari e appartamenti sono intestati a certe società e le spese e le tasse da versare sono ancora in regola a quanto sappiamo. Ci serve solo denaro per le spese vive di carburante, viveri e per le armi quando e se serviranno. Noi siamo certi che presto i Rettili mostreranno il loro fetido aspetto.

– Hai mai assistito a uno scontro armato tra qualcuno di voi e i Rettili?

– Non sarei qui, con te, se avessi potuto assistere a uno di questi scontri. Si parla, come una favola, di queste cose nelle chat segrete del Gruppo. Pare che chiunque sia sopravvissuto a tali scontri è comunque stato rapito dai servizi segreti o dai Man in Black intervenuti per recuperare i corpi degli alieni e degli umani. Se dovesse capitarti una cosa del genere, non fare l’errore di chiedere aiuto in un ospedale e tantomeno alle forze di polizia. Hanno complici dappertutto e soprattutto ibridi presenti praticamente ovunque. Dato che non puoi riconoscerli, saranno loro ad arrivare per primi da te se fai il grave errore di pensare che questa sia una guerra convenzionale.************************ leggete LA TERRA INVASA DAI RETTIL

Estratto da La Terra invasa dai Rettiliultima modifica: 2021-07-11T09:33:10+02:00da marcar2007
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